L’elemento saliente a breve termine.
Il fine settimana sarà segnato dalla residua influenza della debole perturbazione oceanica in transito sulle nostre regioni. Rovesci e qualche temporale colpiranno il sud e le isole, mentre sul resto della Penisola si concretizzerà un nuovo ingresso anticiclonico.
L’elemento saliente a medio termine.
I primissimi giorni della nuova settimana saranno segnati da condizioni di prevalente stabilità, opera di un sistema anticiclonico esteso dall’Atlantico all’Europa centro orientale. Tuttavia sussiste una sostanziale identità di vedute nell’identificare una falla barica – o area con pressione inferiore – sulla Francia, così come nel proporre una permanenza di ampio sistema ciclonico sulla Scandinavia. Il canale perturbato dovrebbe quindi condurre alla penisola iberica, ove insisterebbe una circolazione depressionaria in quota. Ed ecco giungere le fatidiche incertezze previsionali. Mentre il modello americano GFS porta la depressione sul Mare di Sardegna, con peggioramento peninsulare diffuso, quello europeo ECMWF relega la depressione al nord Africa e solo in un secondo momento ne scorge la traslazione orientale.
L’elemento saliente a lungo termine.
Tuttavia, osservando attentamente il long range, sembra che la conclusione mensile e l’inizio di Novembre possano condurci al tanto agognato cambio circolatorio.
Il trend a lungo termine:
Le depressioni oceaniche dovrebbero acquisire vigore, puntando diritte verso l’Europa centrale. Verrebbe così a cadere il muro anticiclonico che persiste da giorni, consentendo alle piogge di spingersi fin verso le nostre regioni.
Elementi di incertezza:
Analizzando l’andamento medio modellistico, è evidente la difficoltà nell’identificare l’esatto posizionamento del ciclone iberico.
Struttura depressionaria che si rivelerà fondamentale nel condurre i piani barici del nuovo mese. Qualora traslasse verso est, avrebbe il merito di indebolire quel muro anticiclonico presente sull’Europa orientale. Il che, tradotto in soldoni, potrebbe portare ad uno scorrimento meridionale delle depressioni atlantiche.
Fattori di normalità climatica:
L’analisi dei diagrammi termico-barici relativi alle diverse località peninsulari, mostra un graduale rientro nella normalità termica stagionale. Sussistono inoltre ipotesi di graduale raffreddamento in avvio di Novembre, frutto di correnti provenienti dalla Scandinavia.
L’aspetto pluviometrico dice invece che le precipitazioni, pur non abbondanti, dovrebbero presentarsi nella nuova settimana, da stabilire se in avvio o in conclusione della stessa.
Focus: evoluzione sino al 30 ottobre 2008
Primo step previsionale comprendente il fine settimana, periodo che proporrà una Penisola spaccata in due: regioni centro settentrionali in compagnia della stabilità, quelle meridionali e isole alle prese con residua instabilità. Rovesci e qualche temporale che andranno quindi a concentrarsi in dette aree, frutto di una linea di instabilità ascrivibile al passaggio debolmente perturbato in atto.
Percorso settimanale avvolto poi dall’estrema incertezza. Se da un lato si potrebbe concretizzare un intenso peggioramento atlantico, dall’altro non escludiamo che si possa rafforzare un campo anticiclonico subtropicale. Dipenderà dalla traiettoria che seguirà un’onda ciclonica secondaria in ingresso sull’Europa occidentale, in grado di rinvigorire la vecchia depressione iberico-marocchina stazionante in loco.
Evoluzione sino al 04 novembre 2008
Il nuovo mese potrebbe poi proporci l’atteso sblocco, le sortite meridiane dell’Alta Pressione delle Azzorre andrebbero a favorire una possente ondulazione ciclonica Polare-Marittima verso il centro Europa, con successivo coinvolgimento peninsulare.
In conclusione.
Giunti alla conclusione settimanale, non siamo in grado di sciogliere le riserve, almeno definitivamente, circa il vero sblocco stagionale. Gli indizi, sempre più numerosi, puntano alla fine del mese, ma dovremo inevitabilmente attendere ulteriori conferme.