Ancora una volta ci affidiamo al modello CFS per l’esame delle temperature superficiali oceaniche e la loro previsione per i prossimi mesi.
Dopo un debole episodio di Nino verificatosi tra Agosto e Settembre dello scorso anno, la Nina è tornata a farsi sentire, con un episodio di medio – bassa portata che ha avuto un suo massimo nel mese di Gennaio 2009.
Essa è ancora presente, ulteriormente indebolita, ma, nei prossimi mesi, le isoterme oceaniche equatoriali saranno di nuovo in aumento, portando ad un episodio opposto, quel famoso Nino “accusato” di aver provocato innumerevoli anomalie climatiche in tutto il Mondo.
Parliamo degli intensi episodi degli anni 1983, 1998, 2003, che hanno avuto possibili ripercussioni “calde” anche sul nostro Bacino Mediterraneo.
Innanzitutto, osserviamo come viene suddiviso il Pacifico Equatoriale, in base allo studio delle isoterme.
Il settore Nino 1-2, è quello compreso tra 0° e 10° lat. Sud, e 80-90° Long. Ovest, in pratica la zona costiera prospiciente il Perù.
Il settore Nino 3 varia da 90° e 150° Lat Ovest e 5°N – 5° S di Latitudine, in pratica il settore equatoriale occidentale del Pacifico.
Il settore Nino 3.4 ha la stessa latitudine, ma longitudine compresa tra 120 e 170° Ovest, e Nino 4 il settore specifico tra 150°W e 160° E.
In pratica sono i settori equatoriali dell’Oceano Pacifico centrale ed orientale.
Possiamo adesso osservare le previsioni del modello CFS riguardanti ciascun settore:
Nino 1-2 : Il settore costiero peruviano è previsto in ulteriore raffreddamento in Aprile, e poi in equilibrio indifferente e termicamente nella norma nei prossimi mesi.
Nino 3: Il settore occidentale Pacifico è previsto in aumento termico moderato, fino a raggiungere +0,8°C dalla norma in Dicembre 2009.
Nino 3.4: Il settore centrale del Pacifico è anch’esso in aumento termico, fino ad arrivare a +0,8°C di scostamento dalla norma in Dicembre.
Nino 4 : E’ il Pacifico Orientale equatoriale a presentare un aumento termico più marcato, fino ad oltre +1°C dalla norma nel prossimo mese di Dicembre.
La diagnosi complessiva è quella di un probabile episodio di Nino piuttosto moderato, forse addirittura debole.
In questo caso la sua influenza sul clima mediterraneo rimane piuttosto dubbia, siamo ben lontani dagli scostamenti termici di +4-5°C che si verificarono nel 1983 e nel 1998.