L’evoluzione generale
L’analisi odierna su base ENS/GFS ci consente di confermare un periodo natalizio all’insegna della moderata stabilità ma in un contesto termico propriamente invernale. Uno scenario tracciato in occasione dell’ultimo intervento a lungo termine, e che risulterebbe estremamente importante per la settimana successiva al weekend festivo.
A livello polare sembrano crearsi le condizioni giuste per la formazione di un potente anticiclone di natura termica, attore che si rivelerebbe protagonista allorquando l’alta pressione delle Azzorre, in ritirata dal Centro Europa, parrebbe ergersi nuovamente dinamicamente verso Nordest, andando a stringere un gelido abbraccio col corrispettivo sopra citato.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Se si osserva il membro ufficiale relativo alle ENS si può scorgere l’inizio di una fase dinamica attorno al 27 del c.m., con correnti assai fredde artico continentali alla conquista di un’Europa orientale, già raffreddata precedentemente. La presenza dell’alta pressione delle Azzorre sul Centro del continente farà sì che il freddo possa permanere su dette zone, sia in quota che al suolo.
Si vuole peraltro sottolineare una netta distinzione tra il nucleo polare europeo e quello canadese, con quest’ultimo che, approfondendosi in Atlantico, darebbe il la alla spinta dinamica dell’anticiclone oceanico verso Nord, laddove andrebbe ad incontrare appunto il similare polare. Risultato? Direttamente dall’Artico si muoverebbero masse d’aria gelida che, attraversando le vaste e gelide lande dell’Est, assumerebbero connotati decisamente continentali.
Quanto finora detto riteniamo abbia buona possibilità d’accadimento. I dubbi sono legati all’effettiva traiettoria della colata fredda che, stando ad alcuni membri ENS (tra i quali l’ufficiale) interesserebbe molto velocemente la nostra Penisola per poi gettarsi in direzione della Grecia e della Turchia.
Tuttavia, dovendo dar credito al maggiore affollamento probabilistico, si può propendere per una linea di tendenza orientata decisamente all’interessamento diretto e prolungato del bacino centrale del Mediterraneo, in uno scenario freddo di notevole portata.
In conclusione
In fase di conclusione vorremmo evidenziare il significato del titolo odierno. Nel corso della scorsa analisi a lungo termine mettemmo in evidenza l’ipotesi, descritta con dovizia di particolari, ripercorsa precedentemente. Volutamente si è scelto di attendere qualche giorno prima di proporre un nuovo editoriale che trattasse l’argomento, onde svelare nuovi ed interessanti elementi di novità. Elementi che contribuiscono a quegli indizi che, sommati, danno origine ad un’unica prova. Che andrà attentamente giudicata.