Il bacino del Mediterraneo seguita ad essere interessato da moderate condizioni d’instabilità, a tratti con tempo perturbato, frutto di una vasta circolazione ciclonica che da circa due settimane resta incastonata tra Alte pressioni ad Ovest e a Nord della nostra Penisola. L’origine è riconducibile all’irruzione fredda che si ebbe in ingresso primaverile, allorquando giunse aria fredda dalle latitudini artiche.
Il merito di tale irruzione fu quello di portare una fase meteo-climatica tipicamente stagionale, con temperature in linea all’andamento primaverile stesso e precipitazioni che ad intervalli più o meno regolari hanno investito tutto lo stivale.
Attualmente veniamo interessati da l’ennesimo peggioramento per una vasta area depressionaria localizzabile tra la Francia meridionale, la Spagna ed il Mare di Sardegna. Vi sono piogge su molte delle nostre regioni, in particolare i versanti tirrenici del Centro Sud. Piogge benefiche, la cui intensità, attualmente, non provoca grossi problemi o disagi alle colture in pieno campo.
Tuttavia potrebbero riscontrarsi delle difficoltà nel lavorare i terreni laddove si preparano i terreni di coltura per la messa a dimora. Rammentiamo difatti che il suolo ha bisogno di un determinato tenore di umidità affinché risulti facilmente lavorabile dalle macchine agricole. Allorquando si verifichino dei ristagni idrici, è bene attendere che le condizioni meteorologiche volgano verso un deciso miglioramento.
Dal punto di vista prettamente vegetale, qualche preoccupazione potrebbe derivare in terreni prossimi a colline o comunque aree in pendenza, laddove risultano maggiori i rischi connessi al ruscellamento dell’acqua non assorbile dal terreno. È vero che in fase di preparazione del suolo si valutano anche tal tipo di problemi, tuttavia non sempre è possibile far fronte a precipitazioni di una certa intensità. Ecco allora che diviene estremamente importante il monitoraggio colturale.
Non si deve sottovalutare nemmeno l’ipotesi concernente piogge di una certa intensità che potrebbero provocare allettamenti nelle piante esili o in fase di germogliamento. Infine le temperature, attualmente in linea con quelle che sono le medie stagionali ed escursioni termiche giornaliere piuttosto ridotte. Elemento, quest’ultimo, che assume straordinaria importanza nel normale sviluppo biologico colturale. Non dimentichiamoci quanto siano pericolose le forti variazioni tra il giorno e la notte, specie se accompagnate da gelate tardive.