La riscossa della circolazione ciclonica iberica è ripartita dal basso, dopo che nei giorni passati era stata costretta a retrocedere dalla Francia fin verso il Portogallo, a causa dello strapotere anticiclonico in atto sull’Europa settentrionale.
Anticiclone ormai retrocesso anch’esso verso occidente con massimi barici ad ovest della Scozia e ciò, oltre a permettere l’avvento d’aria moderatamente fredda scandinava in discesa verso l’Europa centrale, non impedisce il nuovo attacco della depressione iberica in direzione delle nostre regioni, con principale obiettivo il meridione.
La suddetta area depressionaria non trova difficoltà a spostare il proprio fulcro verso il Mediterraneo centro-occidentale, anche per la presenza di una palude barica senza presenza di forti figure contrastanti di blocco.
Peraltro l’intensificazione dell’area ciclonica nelle prossime 24 ore troverà conforto nel contrasto che verrà in essere rispetto alla discesa fredda di cui detto poc’anzi, che andrà a traslare verso la Francia, Pirenei e Mediterraneo occidentale, facendo in modo d’alimentare la depressione mediterranea poco più ad est, centrata sui nostri mari.
Osservando la sinottica attuale, un minimo al suolo si è già generato nei pressi della Sardegna meridionale, minimo barico che non trova conforto in quota poichè all’altezza dei geopotenziali a 500 hPa il perno ciclonico lo ritroviamo in prossimità delle Baleari. La posizione così differente del minimo al suolo ed in quota è segnale di una depressione viva ed in sviluppo, e così effettivamente sarà nel seguito odierno e nella giornata di domani.
La perturbazione per il momento ha colpito le Isole Maggiori, e in particolare la Sardegna meridionale, prima area raggiunta dalla parte più consistente del ramo frontale più intenso.
Nella notte le piogge di maggior imponenza hanno colpito il Cagliaritano con ben 43 mm nella stazione di Cagliari Elmas, ma ancor più intense le piogge sull’estremo sud-ovest dell’isola, sempre nella stessa provincia di Cagliari: le rilevazioni del Servizio Agrometeo Regionale, ferme alle 2 della scorsa notte, evidenziano un quantitativo di ben 81,6 mm nella stazione di Domus De Maria e 48,8 mm a Villa San Pietro. L’osservatorio astronomico di Poggio dei Pini, nei pressi di Capoterra, ha segnalato addirittura 90 millimetri.
Le suddette aree sono state colpite da aree temporalesche in autorigenerazione per alcune ore nei pressi della costa, e dunque sicuramente il totale evento piovoso, comprendendo le piogge odierne d’inizio mattinata, può avere localmente superato i 100 mm in poco più di 12 ore.
Le precipitazioni così continue ed intense hanno causato ingenti allagamenti con alcuni disagi per alcune aree circoscritte, con l’intervento dei mezzi di soccorso della Protezione Civile.
Nelle ultime ore la Sicilia è stata raggiunta dalle precipitazioni più significative con circa 16 millimetri a Trapani, e 13 ad Enna. Sul resto d’Italia solo nuvolosità variegata e diffusa, ma con scarsa fenomenologia. Tutto ciò ha consentito alle temperature di restare su valori miti prossimi ai 20 gradi su molte località, anche se solo Firenze ha raggiunto un valore pari a 21 gradi.
Come già anticipato, nella giornata di domani la situazione vedrà un complessivo peggioramento sul territorio italiano, con l’approfondimento di un minimo ciclonico fino a 996 hPa sul medio Tirreno. Le precipitazioni maggiormente intense sono attese sui versanti ionici di Calabria, Basilicata, Sicilia e Puglia, con situazione di maggior criticità attesa in mattinata sul golfo di Taranto per apporti pluviometrici notevoli in un breve lasso di tempo.
Piogge di una certa consistenza in risalita anche lungo il versante Adriatico e che potranno presentarsi fra Emilia Romagna, ovest e bassa Lombardia, e Piemonte. Le piogge al nord-ovest saranno favorite dal transito di una linea di convergenza, e dalle correnti orientali a tutte le quote.
Per la seconda parte della settimana la tendenza è verso un complessivo miglioramento, anche se resta una situazione di relativa residua instabilità, che dovrebbe risolversi entro il fine settimana festivo.