Le grandi perturbazioni oceaniche relegate sul nord Europa
Bel tempo in crisi, o almeno così sembra. Difficile stabilire se sarà duratura o passeggera, i modelli, in questi giorni, mostrano tentennamenti non indifferenti, orientati alla ricerca di quello sblocco circolatorio che possa catapultarci nel vero Autunno. S’è detto più volte che le “ottobrate” non sono certo una novità, ma fasi così lunghe di stasi anticiclonica escono fuori dai canoni della normalità stagionale.
Le piogge, il freddo, ma non eccessivo, sono relegati a nord. Le grandi perturbazioni oceaniche rimbalzano tra Islanda e penisola scandinava, tentando, timidamente, qualche sortita meridiana. La prima è quella che ci condurrà ad un fine settimana parzialmente instabile. L’Alta Pressione sta cedendo sull’Europa centrale, il nucleo principale resta arroccato sul Mediterraneo, ma subirà gli effetti del transito ciclonico.
Aria umida che scorrerà ad ovest, rinvigorendo la depressione iberica, poi ad est, ove andrà a favorire un calo della pressione sulla Grecia. L’Italia, nel mezzo, subirà gli effetti instabilizzanti in particolare al centro sud e sulle isole maggiori, ove i rovesci potranno risultare temporaleschi e di moderata intensità. Le temperature caleranno un po’, non sensibilmente, ma tenderanno ad avvicinare i valori medi stagionali.
Cerchiamo di capire dove potrebbe piovere
Fin da domani osserveremo un aumento della copertura nuvolosa. Dalle regioni settentrionali – gli ultimi rovesci cadranno sul Friuli in mattinata – avremo un trasferimento delle nubi al centro sud e sulle isole, aree che nel week end vedranno rovesci e qualche temporale.
Venerdì l’instabilità si farà strada lungo l’Appennino, dal centro al sud, sconfinando sui rilievi siculi. Le regioni che dovrebbero risentire dei maggiori apporti precipitavi sono le Marche, l’Abruzzo, l’Umbria, il Lazio e la Sicilia. Ma qualche rovescio potrà far visita anche alla Campania, alla Basilicata ed al Molise. Al nord attese ampie schiarite, in Sardegna nubi sparse dal pomeriggio ma assenza di fenomeni sostanziali.
Copione che dovrebbe replicare al sabato, ma con la differenza che i rovesci dovrebbero cessare sulle regioni centrali, concentrandosi al meridione. Fenomeni di una certa consistenza attesi tra Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
La domenica porterà invece una generale attenuazione della copertura nuvolosa, complice un rinforzo anticiclonico sull’Europa centrale. Cielo tendenzialmente sereno o poco nuvoloso su tutto il centro nord, qualche nube pomeridiana colpirà il sud e le isole, con sporadici rovesci che andranno attenuandosi durante le ore serali. Per quel che concerne le temperature, sono attese in lieve calo nel corso dei tre giorni, portandosi su valori prossimi alle medie stagionali.
Avvio di settimana, Alta Pressione un po’ meno invadente
La nuova settimana proporrà un graduale rinforzo anticiclonico sia sul Mediterraneo che sull’Europa centro orientale. Le perturbazioni oceaniche, annesse a profonde depressioni tra Islanda e Scandinavia, sceglieranno la via occidentale, puntando la penisola iberica.
V’è da dire che l’indebolimento dell’Alta Pressione subtropicale potrà favorire l’afflusso di aria umida sin sui nostri mari, così che il cielo non sempre sarà sereno e non si esclude possano esservi locali fenomeni.
Nubi sparse resisteranno al sud e isole
Le infiltrazioni umide provenienti dalla penisola iberica manterranno in essere nuvolosità sparsa al meridione e sulle isole. Fin dal lunedì, infatti, avremo dell’instabilità diurna tra Sardegna, Sicilia, Calabria e Basilicata. Fenomeni di debole intensità, prevalentemente sotto forma di rovescio.
Parziale intensificazione nei due giorni successivi, mercoledì avremo inoltre un aumento della nuvolosità anche al nord, complice una perturbazione in scorrimento lungo l’arco alpino e che potrebbe determinare la comparsa di frequenti fenomeni sui rilievi. Al centro permane invece il bel tempo.
Temperature che potranno registrare un nuovo lieve aumento, i venti risulteranno deboli variabili, localmente meridionali su isole ed al sud.