Il traguardo stagionale sta per essere tagliato, ma non vogliamo tediarvi con discorsi concernenti date meteorologiche o astronomiche. Sta a Voi scegliere quale delle due preferire, in fondo se Settembre dovesse assumere limpidi connotati estivi, non sarebbe la prima volta e sicuramente neppure l’ultima.
Chi ha scelto di prendersi le ferie in questo periodo, preferirà sentir parlare di date astronomiche. Chi invece è tornato a lavoro, è possibile che non abbia alcuna preferenza. In quest’ultimo caso subentrano altri fattori, assolutamente soggettivi, che portano a preferire l’Estate o l’Autunno.
Quel che possiamo dirvi, dopo un’attenta analisi modellistica, è che l’intera settimana sarà caratterizzata da una sostanziale stabilità. C’è l’Alta Pressione, ve lo abbiam detto stamane, ma certo non ha tutto quel vigore manifestato in precedenza. E’ pur sempre una struttura di natura africana, ma che ha perso gran parte del proprio potenziale a causa del diretto allo stomaco inflittogli dall’incursione atlantica. Che poi si sia tradotto in una semplice rinfresca, poco importa. Considerando le temperature di qualche giorno fa, l’essere tornati grosso modo alla normalità è da considerarsi gran cosa.
In Europa si intravedono i primi cenni d’Autunno. Tra il Regno Unito e la Penisola Scandinava è presente una struttura ciclonica che tende a risucchiare aria fredda direttamente dall’Artico. In Atlantico, invece, si è formata una zona di Bassa Pressione che estenderà i propri tentacoli verso la parte oceanica appartenente al Portogallo. Lo avrete intuito. Quando in quell’area si verifica un calo pressorio, di contro si manifesta una rimonta anticiclonica alle nostre latitudini. E non una qualsiasi. A spingersi verso nord è l’Alta Pressione africana.
Una cupola d’aria calda, spesso rovente, che si porterà a ridosso delle Isole. Stavolta, così sembra, la circolazione Atlantica riuscirà a scongiurarne l’espansione in direzione delle Alpi. Significa che le regioni Settentrionali, ma anche gran parte del Centro, non dovrebbero essere interessate dalla fiammata Sahariana. Anzi. Sul Nord Italia fluirà aria umida e l’effetto sarà quello di incentivare una spiccata variabilità diurna. Il ché, tradotto in soldoni, significa che sui rilievi si formeranno temporali a carattere sparso. Alcuni riusciranno a sfociare più a sud, ovvero verso le Prealpi, la fascia pedemontana e occasionalmente in pianura.
Martedì e mercoledì ci sarà spazio per qualche altro temporale anche tra Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e Basilicata. Forse anche nei settori orientali insulari. Ovviamente verranno coinvolte esclusivamente le zone più interne a ridosso dei rilievi e comunque si tratterà di episodi relativamente blandi in rapida dissoluzione. La causa che condurrà alla formazione dei focolai è la residua circolazione d’aria fresca, che in seguito verrà interrotta dal ritorno della cupola africana.
Le temperature registreranno un sostanziale rialzo nei primi giorni di Settembre. Venerdì e sabato, ad esempio, non è escluso che in Sardegna, sulla Sicilia, ma anche in Puglia e localmente nelle restanti regioni Meridionali, si registrino punte superiori ai 35 gradi.
Quel che è importante sottolineare è che probabilmente si tratterà di una fiammata temporanea, il classico richiamo pre-frontale. Significa che il flusso perturbato atlantico, dopo essersi diretto sulla Penisola Iberica, comincerà a guadagnar terreno verso est sospingendo una depressione sull’Italia. Il cambiamento, visto più o meno con le stesse modalità dai principali Modelli di previsione, dovrebbe manifestarsi tra lunedì e martedì prossimi.