L’elemento saliente a breve termine.
Le deboli correnti orientali, in alcune regioni orientali della Penisola persino moderate, seguiteranno a spirare contenendo le temperature all’interno di un range definibile “medio”. Qualche temporale potrà ancora bagnare le Alpi al pomeriggio, localmente anche i rilievi del Sud.
L’elemento saliente a medio termine.
Il medio termine propone invece un remake di tempi non sospetti. Avremo difatti un progressivo miglioramento del tempo ad iniziare dai settori occidentali, quelli che risentiranno per primi dell’influenza del campo di alta pressione in arrivo dalla Spagna. Alta pressione che porterà con se aria calda dal Nord Africa, prima al Centro Nord, poi via via sul resto del Paese. Temperature che pertanto torneranno su valori oltre le medie del periodo.
L’elemento saliente a lungo termine.
L’alta pressione delle Azzorre si porterà nuovamente in pieno Oceano, con fulcro principaleben lontano dalle coste occidentali europee. Ciò favorirà la discesa di una nuova ondulazione oceanica verso la falla barica presente a largo del Portogallo.
Il trend a lungo termine:
Chiaro quindi che c’è da attendersi un periodo piuttosto caldo, anche alla luce del fatto che l’ultima fase del mese di luglio è quella statisticamente più calda. Tempo pertanto stabile, molto caldo e tassi d’umidità relativa dell’aria in crescita, il che acuirà ulteriormente la sensazione di caldo specie laddove verrà meno l’azione mitigante della brezza marina.
Elementi di incertezza: Trovare un elemento d’incertezza in un trend climatico che si ripete nel tempo appare impresa piuttosto ardua. Specie se da tempo, si vedano precedenti editoriali, si puntava il dito verso un mese di luglio che con tutta probabilità avrebbe alternato fasi calde ad altre meno calde.
Fattori di normalità climatica:
Ecco quindi che, come ribadito più volte, viene anche a cadere il concetto di normalità. Sia dal punto di vista prettamente termico, che da quello squisitamente precipitativo.
Tuttavia, analizzando le ultime stagioni estive, si potrebbe proporre un nuovo concetto di normalità, frutto delle continue, più o meno profonde, ondulazioni delle correnti d’aria d’alta quota, per quelli che risultano essere sempre accesi scambi meridiani di calore.
Focus: evoluzione sino al 30 luglio 2006
In uno scenario dominato dal gran caldo, possiamo grosso modo indentificare, con tutta probabilità, due fasi. La prima, fin verso il 25 del c.m., vedrebbe il gran caldo portarsi sui settori occidentali dello Stivale, prima al Nord, poi al Centro. Si potrebbero avere dei temporali lungo le Alpi, ma si tratterebbe di fenomeni non di certo rilevanti e tali da far diminuire il caldo.
La seconda vedrebbe invece un trasferimento dei picchi di caldo verso il Centro Sud, laddove tornerebbero a farsi sentire valori termici notevoli, conditi da elevati tassi d’umidità. Di certo non ci si deve attendere nessun particolare cambiamento al Nord, anche se i valori termici potrebbe scendere di qualche grado.
Evoluzione sino al 04 agosto 2006
Per un cambiamento si dovrebbe attendere l’inizio del nuovo mese, quando l’alta pressione delle Azzorre pare nuovamente spostarsi verso Ovest, in direzione della Penisola Iberica. Verrebbe in tal modo a colmarsi la alla barica presente al largo del Portogallo, mentre le ondulazioni oceaniche potrebbero nuovamente raggiungere l’Europa Centrale e lambire il Mediterraneo. Tale configurazione favorirebbe così la rotazione delel correnti da Ovest ed un progressivo calo temrico prima al Nord, poi al Centro Sud. Tornerebbero i temporali lungo le Alpi e verrebbero abbattuti i livelli alti di umidità relativa dell’aria.
In conclusione.
In conclusione possiamo solo ribadire quanto più volte rimarcato nel corso di precedenti editoriali (facilmente consultabili nei nostri archivi), ossia una costante tendenza alle onde più o meno ampie in seno agli spostamenti dell’alta pressione delle Azzorre. Facile così passare dal gran caldo a temperature certamente più accettabili, anche se è innegabile il trend al rialzo delle temperature.