Natale con l’Anticiclone: a inizio dicembre, in molti lo ricorderanno, definimmo la struttura come “Anticiclone di Natale”. Fu una previsione ritenuta affidabile fin dagli albori, non fosse altro perché le indicazioni provenienti dall’atmosfera erano piuttosto precise. Il gelo rimane ben radicato sul Circolo Polare Artico e da lì non si muove, ragion per cui la vita degli Anticiclone delle medie latitudini è piuttosto facile. Siamo ancora in regime d’Alta Pressione e il weekend natalizio proporrà le stesse condizioni meteo climatiche osservate sinora.
Cambiamenti in vista: è presto per decretare la disfatta, definitiva, dell’Anticiclone. Ma quel che è certo è che la prossima settimana osserveremo importanti variazioni continentali. La struttura altopressoria migrerà a nord, direzione Penisola Scandinava, una manovra che si rivelerà essenziale per innescare una forte irruzione di gelo verso l’Europa orientale. Prima in Siberia, poi in Russia, infine sui Balcani.
Perturbazioni a ovest: non solo. Un poderoso Vortice Ciclonico si avvicinerà “pericolosamente” all’Europa occidentale e potrebbe innescare un abbassamento della circolazione perturbata atlantica. Non è un caso, quindi, se i principali modelli matematici di previsione indicano l’ingresso delle prime perturbazioni a inizio gennaio.
Torneranno neve sui monti e un po’ di piogge: se confermata, la linea di tendenza succitata depone a favore di un ritorno delle precipitazioni sul nostro territorio. Neve in montagna e piogge in pianure, il tutto associato ad un ovvio generale abbassamento delle temperature. Non farà freddo, ma perlomeno finiranno le miti giornate primaverili degli ultimi 2 mesi.