Caldo incredibile:
l’eccezionalità del caldo africano è cosa nota, ma è bene rinfrescarci la memoria. Anzitutto è bene tenere a mente che siamo ai primi di maggio e che i valori registrati – ovviamente non ovunque – farebbero impallidire anche le più intense “scaldate” estive. In Sardegna, la regione che più ha patito il caldo, i termometri hanno superato i 40°C e localmente sono caduti dei record. Al Sud e in Sicilia, invece, la colonnina di mercurio si avvicinerà pericolosamente alla fatidica soglia nel corso della giornata odierna.
L’Anticiclone si allontana:
il trasferimento dei valori termici più elevati verso sud è dettato dallo spostamento del core principale dell’Alta Africana. Uno spostamento indotto dall’azione erosiva delle perturbazioni atlantiche, che provano ostinatamente a vincerne la resistenza. Un tentativo che andrà a segno nei prossimi giorni, quando i primi sbuffi d’aria instabile raggiungeranno le regioni settentrionali provocando un severo peggioramento.
Rischio nubifragi:
purtroppo il surplus termico a cui siamo soggetti sta ponendo le basi per la genesi di contrasti termici paurosi. I primi, violenti temporali prenderanno piede nelle regioni di Nordovest e come detto saranno causati dall’intervento di sbuffi oceanici. Dopodiché toccherà al Nordest e al Centro Sud, ma qui la genesi dei fenomeni sarà diversa. Quel che possiamo anticiparvi è che i frequenti temporali potrebbero dar luogo a molti nubifragi e a furiose grandinate.
Subentrerà aria fresca:
la causa delle precipitazioni di cui sopra è da ricercare nell’irruzione di una massa d’aria piuttosto fresca dal nord Europa. Oltre ai fenomeni, l’altro elemento importante è rappresentato dal corposo calo delle temperature che dovrebbe riportarci in prossimità delle medie stagionali. Ora la domanda é: durerà?
Occhio alla configurazione barica:
ci siamo posti il quesito perché l’analisi delle manovre bariche europee evidenzia uno spostamento dell’Alta Africana verso la Penisola Iberica. Nessuno smantellamento quindi, soltanto un diverso posizionamento che potrebbe rivelarsi deleterio attorno a metà mese.
Le proiezioni modellistiche, chi più chi meno, mostrano un ritorno anticiclonico sul nostro Paese e la realizzazione di un’altra ondata di caldo. La diversa inclinazione dell’asse dovrebbe relegare il caldo più intenso – probabilmente non paragonabile all’attuale – nelle regioni di ponente mentre il Sud potrebbe subire gli effetti di una circolazione instabile secondaria centrata tra Mar Nero e Penisola Ellenica.
Focus: evoluzione sino al 19 maggio 2015
Le condizioni del tempo si manterranno stabili sino alla giornata di venerdì, eccezion fatta per la comparsa dei primi violenti temporali nelle regioni nordoccidentali. Altrove transiteranno sterili velature e le temperature caleranno. Tra sabato e domenica irromperà l’aria fresca e avremo un incremento dell’instabilità un po’ in tutte le regioni, con precipitazioni che come detto potrebbero risultare localmente violente.
Verso metà mese potrebbe riaffacciarsi l’Alta Africana, capace di ripristinare condizioni meteorologiche prettamente estive un po’ dappertutto. Solo il Sud rimarrebbe esposto a sbuffi instabili da est, con conseguenti manifestazioni temporalesche a carattere sparso.
Evoluzione sino al 24 maggio 2015
L’alternanza barica sembra essere una delle prerogative di questo mese di maggio ed anche le proiezioni a più lungo termine potrebbero riservarci un andamento altalenante. Tradotto in parole semplici: possibili nuove ondate di caldo intervallate da fresco incipiente e imponenti temporali.
In conclusione.
Si procede spediti verso la stagione estiva e l’ondata di caldo in atto sembra voglia ricordarci la tendenza al riscaldamento degli ultimi decenni.