Ci siamo lasciati proponendo un articolo che mettesse in evidenza i rischi colturali legati ai possibili temporali, o grandinate, derivanti dagli accesi contrasti termici tra la pregressa fase mite e quella più fresca che avrebbe interessato l’Italia successivamente. Una previsione che si rivelò azzeccata, specie nelle regioni del Nord, laddove gli ultimi giorni hanno portato ad u repentino calo delle temperature.
L’osservazione odierna dei modelli di previsione a medio e lungo termine, suggerisce un periodo tutto sommato ideale al normale sviluppo colturale, senza che vi siano preoccupazioni verso manifestazioni atmosferiche eccessive. Non si deve comunque trascurare un aspetto di rilevante importanza, ossia fasi miti, talvolta più della media.
Da un punto di vista prettamente biologico è chiaro che ciò non può far altro che bene alle colture, considerato anche il raggiungimento di tali valori termici, seppure talvolta in presenza di tesi venti meridionali, non è in grado di determinare danni da scottatura o disidratazione ai tessuti vegetali. Un problema che può riscontrarsi durante la stagione estiva, allorquando le temperature superano i 35 gradi.
Ma se biologicamente non sussistono particolari preoccupazioni, và detto che un clima segnato da valori termici sopra media può portare ad un’anomala accelerazione delle normali fasi vitali della pianta, specie in quelle specie precoci che già dalla fine del mese di febbraio mostrano la ripresa vegetativa. Accelerazione che può significare aumento di produzione, ma che deve necessariamente porre in guardia coloro che operano nel mondo agricolo, specie in un mese, come quello d’aprile, non ancora munito della stabilità duratura spesso riscontrabile a maggio.
Ecco quindi che i ritorni di freddo, anche se non eccezionali, possono acuire i contrasti termici e portare a manifestazioni atmosferiche violente, con temporali e grandinate deleterie per il mondo vegetale in genere. Il consiglio è pertanto quello di monitorare costantemente le colture, onde valutarne il normale accrescimento e porre rimedio a possibili anomalie fisiologiche. Così come si raccomanda un aggiornamento costante sul tempo previsto, fonte d’informazione necessaria per porre rimedio, preventivamente, a situazione potenzialmente dannose.