Fino a qualche giorno fa si ipotizzava una durata dell’irruzione fredda nell’ordine delle 48/72 ore. Ma col passare dei giorni abbiamo assistito ad un aggiustamento evolutivo sorprendente, che smorza il ritorno dell’Alta Pressione e attribuisce maggior peso alla reiterazione del freddo.
La causa principale è attribuibile dal ruolo svolto dal Mediterraneo. Nelle ultime settimane abbiamo detto, più volte, di come le anomalie termiche dei mesi scorsi – positive – abbiamo favorito l’accumulo di calore nei nostri mari. Calore che, in precedenza, s’è liberato parzialmente con violenti manifestazioni temporalesche nelle regioni del versante Tirrenico. Un’ultima testimonianza in tal senso è giunta stamane, quando si osservavano numerosissimi temporali tra la Sardegna e il Tirreno Meridionale.
L’aria di origine Polare, che presto si accumulerà nei Balcani, continuerà ad affluire in Italia a causa di un’area di Bassa Pressione che si formerà a ridosso della Sardegna e che successivamente si trasferirà sullo Ionio. Significa che gran parte della settimana sarà caratterizzata da condizioni climatiche invernali, soprattutto nelle regioni Adriatiche e del Mezzogiorno.
L’Alta Pressione riuscirà ad inserire una propaggine nel Nord Italia, ove il tempo sarà stabile e soleggiato. Sui confini alpini continueranno ad ammassarsi nubi minacciose, legate ad una persistente ventilazione settentrionale e non mancheranno altre nevicate sui crinali.
La Bassa Pressione inizierà a formarsi martedì e sarà responsabile di un’ondata di maltempo piuttosto ficcante sulla Sardegna. Le piogge cadranno abbondanti, così come le nevicate oltre gli 800/1000 m. Verso sera la nuvolosità si espanderà in direzione della Toscana, del Lazio e nel nord della Campania. Arriveranno le prime precipitazioni, specie in territorio toscano ove peraltro la neve potrebbe comparire a quote decisamente collinari. C’è la possibilità che qualche pioggia vada ad interessare temporaneamente il Levante Ligure, con neve nell’entroterra a partire dai 700 m.
Nella prima parte del giorno, inoltre, insisteranno delle nevicate sulle colline Abruzzesi, Molisane e sul Gargano. Fenomeni destinati ad attenuarsi a metà giornata e seguirà un temporaneo miglioramento.
Mercoledì, poi, l’approfondimento dell’area ciclonica in prossimità della Sicilia causerà un peggioramento sull’Isola e in Calabria. I fenomeni saranno abbondanti e oltre i 1000/1200 m assumeranno carattere nevoso. La rotazione del minimo richiamerà correnti fredde dai quadranti orientali, tant’è che su Abruzzo e Molise potrebbe nevicare attorno ai 400/500 m. Nubi a sprazzi interesseranno il Sud tutto e le Marche, mentre altrove prevarrà il sole.
Giovedì insisteranno residui fenomeni nelle regioni Meridionali e sulla Adriatiche. Le condizioni climatiche invernali determineranno qualche fioccata a quote relativamente basse.
Da venerdì cominceranno a manifestarsi le prime imponenti schiarite, sintomo di un graduale miglioramento che dovrebbe affermarsi soprattutto al Centro Nord e in Sardegna. Le temperature registreranno un graduale rialzo, ma l’aria mite indicata più volte la scorsa settimana, non dovrebbe arrivare. Anzi, sui versanti Adriatici e al Sud stazionerà un po’ di freddo, specie durante la notte.