Perturbazioni a cadenza regolare:
da quanto tempo è che non capitava? Magari molti non lo riterranno il momento propizio, visto che l’Inverno incombe, ma non c’è miglior circolazione in grado di produrre piogge benefiche e mai eccessive. L’Atlantico, al di là delle cause che spingono le perturbazioni nel Mediterraneo, è tornato in auge da circa una settimana e continuerà a portarci nubi minacciose anche nei prossimi giorni.
Il meteo in Europa:
giusto dare spazio, con qualche riga, a quel che sta accadendo al di là delle Alpi. Se gli impulsi perturbati arrivano alle nostre latitudini è perché tra il Regno Unito e la Penisola Scandinava staziona un’area di Bassa Pressione, decisamente profonda, che sta provocando tempeste di vento, piogge particolarmente intense e bufere di neve. Risultano più penalizzati Paesi come l’Irlanda, l’Inghilterra piuttosto che la Danimarca o la Norvegia. Pensate, nelle Highlands Scozzesi il vento ha raggiunto i 265 km/h!
Si intravede un cambiamento:
molti di voi erano scettici, altri lo resteranno. Quando abbiamo indicato una svolta tra il 15 e il 20 Dicembre, molti hanno storto il naso. Ma che dire ora che alcuni dei più autorevoli Modelli di previsione ipotizzano una discesa d’aria Artica in quel periodo? Noi abbiamo proseguito l’analisi di alcuni importanti indici climatici e confermano tale ipotesi: una prima incursione invernale a ridosso del Natale.
Atmosfera invernale:
la strada è tracciata, ma gli ostacoli non mancano. La saccatura Artica verrà incentivata dal rallentamento dell’ammasso gelido – il Vortice Polare – che sta dominando sul nord Europa. Per comprendere dove e come produrrà i maggiori effetti, dobbiamo attendere qualche giorno ancora. Quel che ci sentiamo di dirvi è che l’atmosfera Natalizia sarà favorita da un assaggio invernale che porterà la neve sulle nostre montagne. E non certo a quote proibitive.
Cambio sostanziale o semplice toccata e fuga?:
In base a quel che sta accadendo nei piani alti dell’atmosfera – un raffreddamento che rischia di diventare record – è probabile che ci voglia un po’ più di tempo per far sì che l’Inverno esordisca con più grinta. Quindi sarà bene non stupirsi se l’incursione Artica verrà in parte ridimensionata oppure se in seguito torneranno le perturbazioni atlantiche.
Focus: evoluzione sino al 22 dicembre 2011
Il weekend sarà condizionato dal passaggio di una nuova perturbazione atlantica. Le precipitazioni, piogge e nevicate sui monti, coinvolgeranno il Centro Nord e solo parzialmente il Sud Italia. Seguirà un breve intermezzo Anticiclonico, che potrebbe essere seguito da un nuovo e più ficcante assalto perturbato. Stavolta dovrebbe giungere da nord e fare da apripista all’irruzione d’aria fredda.
Irruzione che arriverebbe subito dopo, interessando principalmente l’Europa centro occidentale e parzialmente le nostre regioni. Ribadiamo quanto scritto pocanzi, ovvero che dovremo attendere qualche giorno ancora per comprendere se la saccatura avrà l’energia sufficiente per propagarsi nel Mediterraneo e causare un’ondata di maltempo consistente.
Evoluzione sino al 27 dicembre 2011
Le festività Natalizie potrebbero proporci un tipo di tempo più freddo e piovoso, una sorta di assaggio invernale in vista di qualcosa di più succoso prima della conclusione dell’anno.
In conclusione.
Per chi ama l’Inverno, quello odierno è un articolo che fa ben sperare. Diciamo che la stagione, quest’anno, potrebbe cominciare in coincidenza con l’avvio astronomico.