PICCO DEL CALDO – Ci troviamo dinanzi a quella che può essere considerata la quinta importante fiammata sahariana dell’estate: come ben noto, da oltre un mese e mezzo a questa parte, le sortite dell’anticiclone africano sono state frequentissime e la calura ha subito un solo brusco break all’inizio della terza decade di luglio. L’interruzione del caldo è stata solo momentanea, con l’anticiclone africano che sta sferrando tutto il suo strapotere in questo sscorcio d’agosto. Saranno questi probabilmente i giorni più roventi dell’anno: lo sono indubbiamente al Sud, ma il caldo predomina da grande protagonista un po’ su tutta Italia, meno intenso al Nord dove sono attesi nel corso della giornata odierna nuovi temporali, che nelle prossime ore interesseranno anche parte delle pianure a nord del fiume Po.
IL METEO DI MARTEDI’ 7 E MERCOLEDI’ 8 – Chi mal sopporta la calura dovrà ancora un po’ pazientare: le prossime 24-48 ore saranno ancora particolarmente roventi al Sud e sulla Sicilia dove si dovranno patire valori di 40° ed oltre, sebbene con punte massime che caleranno mediamente di qualche grado. Sul resto d’Italia il caldo sarà su livelli più sopportabili, anche per una contestuale preziosa diminuzione dei tassi d’umidità relativa, che consentiranno di alleviare l’afa. Al Centro-Nord inizieranno infatti ad affluire correnti settentrionali, che trasporteranno aria leggermente più fresca e secca: la novità di questo cambio di circolazione produrrà una diminuzione dell’instabilità sul Nord Italia, anche sulle aree alpine e prealpine. Locali rovesci pomeridiani li ritroveremo piuttosto localizzati, principalmente sull’estremo Nord-Est.
9-10 AGOSTO, CLIMA OVUNQUE PIU’ FRESCO – Nella fase centrale della settimana si accentuerà il flusso di correnti settentrionali su tutta Italia, convogliate sul bordo orientale di una vasta figura anticiclonica con perno sulle Isole Britanniche come mai è accaduto nel corso dell’estate: in questo frangente la bolla sahariana verrà ricacciata verso sud e pertanto le temperature torneranno su livelli più consoni per questo periodo. Le correnti spireranno da N/NE e faranno sentire i maggiori effetti lungo i versanti adriatici: tuttavia il bel tempo non subirà sostanziali scossoni, a parte una certa attività cumuliforme che, complice l’afflusso d’aria più fresca in quota, potrà manifestarsi nelle ore più calde sulla cerchia alpina, ma anche lungo la dorsale appenninica.