• Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti
lunedì, 19 Maggio 2025
Meteo Giornale
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi
Meteo Giornale

Attacco Artico, transitorio o permanente?

di Ivan Gaddari
11 Feb 2009 - 19:24
in Senza categoria
A A
attacco-artico,-transitorio-o-permanente?
Share on FacebookShare on Twitter

La presenza di un nucleo gelido nell'Europa orientale e la tenuta del blocco anticiclonico oceanico potrebbe determinare una persistente configurazione crudamente invernale fin sul Mediterraneo centrale. Fonte (www.meteogiornale.it/mappe), elaborazione grafica a cura di Ivan Gaddari per MTG.
L’elemento saliente a breve termine.
Sta fluendo aria Artico-Marittima che in queste ore sta già producendo nevicate in diverse aree del Paese, sino a quote collinari. Intrusione di aria fredda che si farà acuta nelle prossime 48 ore, quando le temperature caleranno ulteriormente e le nevicate potranno interessare anche talune zone litoranee. Da rammentare che la disposizione del blocco anticiclonico oceanico, e di conseguenza del flusso meridiano, lascia le regioni Settentrionali sotto ombra pluviometrica, quindi tempo stabile.

L’elemento saliente a medio termine.
La situazione barica nei settori Centro orientali del Continente europeo appare sostanzialmente compromessa, potrebbe infatti insistere un vasto nucleo di aria gelida che manterrebbe temperature abbondantemente al di sotto della norma. Stante la media delle osservazioni effettuate, anche la prossima settimana dovrebbe proporci condizioni meteo prettamente invernali, caratterizzate dalla persistenza del flusso di aria fredda.

L’elemento saliente a lungo termine.
La tenuta del blocco anticiclonico oceanico rappresenta la maggiore incognita, tuttavia, stante anche la stagione che avanza, possiamo osservare una certa persistenza meridiana.

Il trend a lungo termine:
Ciò significa che l’azione bloccante dell’Alta Pressione oceanica potrebbe persistere e consegnarci altri apporti di aria fredda ma che stavolta potrebbero provenire dalla Russia europea, assumendo pertanto una maggiore componente continentale.

Elementi di incertezza: Evidente quelli che sono i maggiori dubbi, vale a dire quelli derivanti dalla tenuta del blocco anticiclonico oceanico che giocherebbe un ruolo fondamentale nel disegno barico descritto pocanzi.

Altro elemento che va considerato è l’eventuale ripresa ciclonica nel comparto canadese, anche se v’è da dire che con la stagione che avanza il Vortice Polare potrebbe non avere la forza necessaria per ricompattarsi, anche sono parzialmente.

Fattori di normalità climatica:
L’analisi dei vari diagrammi termico barici relativi alle diverse locali peninsulari mostra un trend termico ben al di sotto della norma almeno sino al medio periodo.

Le precipitazioni appaiono invece poco consistenti, tuttavia gli ingressi di aria fredda, specie quando si tratta di aria Artica, sono talvolta imprevedibili. Poi si osserva una discreta ripresa precipitativa, comunque da verificare.

Focus: evoluzione sino al 24 febbraio 2009
Vivremo giorni di freddo moderato, su questo non v’è nulla da eccepire. Confermiamo la maggiore probabilità precipitativa al Centro Sud e nelle Isole, stante le temperature la neve potrebbe cadere sino al piano e nelle coste, in particolare nelle regioni del Medio Adriatico. Il Nord avrà invece condizioni di tempo stabile, al più variabile con precipitazioni confinate alle aree montane di confine.

A seguire si potrebbe concretizzare l’ingresso, temporaneo, di alcun impulsi instabili oceanici, se così fosse la neve tornerebbe a colpire anche le aree pianeggianti del Nord. Ma poi la ripresa del blocco anticiclonico oceanico, con un asse orientato verso nordest, piloterebbe aria fredda Artico-Continentale verso il bacino del Mediterraneo. Da stabilire il grado di interessamento delle nostre regioni.

Evoluzione sino al 01 marzo 2009
Il mese potrebbe concludersi all’insegna degli scambi meridiani di calore, ciò vuol dire che vi sarebbero altre occasioni per incursioni fredde sino alle nostre latitudini.

In conclusione.
In conclusione possiamo affermare che l’evoluzione del riscaldamento avvenuto ai piani alti atmosferici ha seguito i passi più volte descritti, il freddo sta giungendo e altro potrebbe giungerne.

CondividiTweetCondividi
Prossimo articolo
rovesci-e-neve-a-quote-basse-sul-centro-italia,-e-iniziata-l’offensiva-artica

Rovesci e neve a quote basse sul Centro Italia, è iniziata l'offensiva artica

Cerca in archivio

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
gfs:-un-po’-di-respiro-dall’atlantico

GFS: Un po’ di respiro dall’Atlantico

11 Luglio 2008
focus-prima-settimana-di-luglio:-ecco-dove-il-caldo-e-stato-piu-anomalo

Focus prima settimana di luglio: ecco dove il caldo è stato più anomalo

10 Luglio 2012
rovesci-e-temporali-anche-nei-prossimi-tre-giorni

Rovesci e temporali anche nei prossimi tre giorni

4 Giugno 2008
indice-meteo-iod-ai-massimi-livelli-dal-2006:-rischio-alluvioni-in-africa-orientale

Indice meteo IOD ai massimi livelli dal 2006: rischio alluvioni in Africa Orientale

19 Settembre 2019
Maggio 2025
L M M G V S D
 1234
567891011
12131415161718
19202122232425
262728293031  
« Ott    
  • Privacy policy
  • Chi Siamo
  • Contatti

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.

Nessun risultato trovato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Previsioni Meteo
  • Mappe
  • Diretta Meteo
  • Magazine
  • Viaggi

Innovazione Scienza S.r.l. unipersonale P.IVA/C.F. 10463560960- Milano (MI)
Credit immagini: le immagini utilizzate su questo sito sono con licenza e copyright di Adobe Stock, Canva, Shutterstock, Dreamstime e Freepik.