All’orizzonte sembrano apparire i primi sintomi dell’imminente Primavera. Rammentiamo ai lettori che la stagione invernale termine meteorologicamente con l’ultimo giorno di Febbraio e il 1 Marzo si passa a quella primaverile. Più volte s’è comunque detto che la prima parte della nuova stagione può esser fredda e dar vita a rigurgiti invernali imponenti. Dopo tutto la storia è ricca di irruzioni d’aria fredda a Marzo e se ciò dovesse accadere non vi sarebbe nulla di cui stupirsi.
La Primavera è una stagione transitoria, durante la quale si estremizza la dinamicità atmosferica che porta a imponente scambi meridiani di calore. Masse d’aria subtropicali risalgono verso nord, quelle più fredde artiche scendono invece a sud. Un trend che talvolta può prolungarsi sino ad Aprile, prima che Maggio porti le prime vere fasi anticicloniche primaverili-estive. Ma spesso capita che già agli albori della stagione possano generarsi fasi di bel tempo consistenti, o magari sensibili rialzi termici. Sul finire di Febbraio sembra crescere l’apporto mite subtropicale, a riprova di quel che abbiamo appena scritto.
Andiamo con ordine però. In apertura abbiam detto che il treno di perturbazioni atlantiche non si è ancora fermato e il binario preferenziale transita per il Mediterraneo. In questo momento il maltempo sta concedendo una tregua, ma già in serata si prevede un nuovo peggioramento ad iniziare dalla Sardegna, il Nordovest e la Toscana. Domani l’impulso instabile si trasferirà rapidamente verso Sud e coinvolgerà con piogge, rovesci e qualche nevicata sui monti, le regioni Centro Meridionali e la Sicilia. Nel contempo al Nord il tempo diverrà variabile, ma sarà una tregua temporanea.
In serata ecco un nuovo impulso instabile raggiungere i settori di ponente, in estensione durante la notte nelle regioni del Triveneto. Nella mattinata di martedì le precipitazioni scivoleranno verso Sud, attardandosi un po’ di più nei versanti tirrenici del Centro ove potrebbero risultare a tratti consistenti. Meno coinvolto l’estremo Sud e le Isole, ove prevarranno condizioni di variabilità. Il versante Adriatico sarà invece in ombra pluviometrica perché le correnti proverranno da SO.
E giungiamo così a metà settimana. Il tempo sarà variabile su tutte le regioni, con parziali addensamenti alternati a spazi soleggiati più o meno ampi e diffusi. Nelle Isole potrebbe transitare un nucleo d’aria instabile che causerebbe piogge e rovesci, alcuni dei quali piuttosto consistenti. Non si esclude un parziale coinvolgimento della Calabria meridionale, mentre qualche debole fenomeno potrebbe coinvolgere i settori alpini del confine. Giovedì il tempo potrebbe essere ancor più stabile e le nubi interessare principalmente i versanti tirrenici ma senza precipitazioni.
Concludiamo con un cenno al fine settimana. Appare probabile un ingresso anticiclonico al Sud Italia, con parziale estensione verso il Centro e con coinvolgimento delle Isole. Data la natura calda della struttura, che verrà probabilmente dal Nord Africa, le temperature potrebbero aumentare sensibilmente, consegnandoci il primo vero assaggio primaverile. Al Nord, invece, permarrebbe una certa influenza instabile atlantica, che andrebbe a generare nuovi transiti nuvolosi e qualche precipitazione. Specie nella giornata di venerdì.