L’evoluzione generale
L’osservazione odierna dei modelli di previsione sembra non portare a sostanziali novità rispetto a quanto abbiamo detto nel corso delle innumerevoli analisi a lungo termine effettuate nel corso di questa stagione estiva 2005. L’alta delle Azzorre se ne starà sempre lontana dall’Italia, mentre sull’Europa settentrionale il clima diverrà via via più fresco ed instabile.
Il tutto a causa di vaste aree depressionarie associate ora al vortice Polare, ora ad una rediviva (anche se temporaneamente) Depressione d’Islanda. Tale schema configurativo pare non voler subire scossoni nemmeno nel lungo periodo, con la stagione autunnale che avanzerà lentamente.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Che attenderci quindi nel lungo periodo? Certamente la parte settentrionale del Continente si ritroverà sotto condizioni atmosferiche via via più inclementi, con l’instabilità che lascerà gradualmente posto a vere e proprie perturbazioni. Ecco quindi che oltre al calo delle temperature si assisterà a giornate grigie, dalla Gran Bretagna passando per i Paesi Bassi, la Germania settentrionale, la Danimarca e i Paesi Scandinavi.
Chiaro che tale situazione andrà ad influenzare persino il tempo dell’Europa Centrale, dove si alterneranno periodi più freschi ed instabili ad altri più dolci e relativamente soleggiati. Sembra comunque non vi siano segnali per anomalie termiche in senso positivo, nonostante l’alta delle Azzorre se ne stia in pieno Oceano lasciando i fianchi scoperti per eventuali risalite calde Nord africane.
Tale linea evolutiva dovrebbe interessare principalmente la Francia, la Germania centro meridionale fin verso i Paesi Alpini oltre confine. Ma non ne resteranno immuni nemmeno le nostre regioni del Nord, dove il tempo mostrerà progressivamente caratteristiche di nuvolosità e termiche annuncianti il cambio di stagione. Specie in montagna e nelle zone interne.
Queste ultime saranno colpite da instabilità a fasi alterne, come accaduto durante tutta la stagione estiva. Stesso discorso per il Centro, dove comunque ci sarà ancora spazio per giornate soleggiate e miti, con la possibilità di una nuova fase calda (ma non da record) nell’ultima decade del mese. Caldo che interesserebbe maggiormente il Sud e le nostre Isole maggiori, dove le giornate regalerebbero ancora momenti ideali per il mare o la montagna.
Segnaliamo infine come sull’Europa dell’Est sarà presente una figura di alta pressione che garantirà tempo buono ed insolitamente mite per tali aree, soprattutto in un periodo dove si dovrebbero affacciare i primi segni della stagione autunnale.
In conclusione
Da quanto detto appare evidente come le grandi ondate di caldo, quelle che ci fanno sudare in piena notte, siano oramai lontane. Con ciò non vogliamo di certo dire che non ci sarà posto per il bel tempo e il caldo, perché sussiste la possibilità che nell’ultima decade del mese si possa verificare un ultima ondata di caldo diretta verso le regioni meridionali e la Sardegna. Non scordandoci che anche settembre sarà certamente in grado di offrici periodi soleggiati e piacevolmente miti.