E’ la domanda che un po’ tutti si stanno facendo, ma si sa, affinché in Italia arrivi il gelo da est serve che tutta una serie di tasselli d’incastrino a dovere. L’occasione è ghiottissima, inutile nasconderlo, e siamo sicuri che quanto sta per accadere in Europa avrà comunque delle ripercussioni importanti anche sulle nostre sorti invernali. Ma occorrerà avere pazienza.
La mappa che vi mostriamo, apparentemente complessa per i meno esperti, è di semplice lettura: rappresenta il flusso di correnti che scorre ad alta quota (siamo a 300 hPa). Or bene, che cosa si nota? Beh, che il normale flusso zonale (correnti che nell’emisfero settentrionale procedono da ovest verso est) è fortissimo. Questo perché, lo ripetiamo, oltre al blocco gelido russo s’installerà un robustissimo Vortice Ciclonico oceanico a ridosso del Regno Unito.
Sarà proprio questo Vortice ad alimentare le correnti occidentali. Correnti che giungeranno sparate sulla Penisola Iberica ma che a contatto col muro gelido dell’Europa centro settentrionale saranno costrette a piegare verso sud. Non è un caso, quindi, se in Italia notiamo una rotazione dai quadranti settentrionali. Significa che un po’ d’aria fredda entrerà comunque e come avremo modo di vedere nel dettaglio oltre alla neve sui monti potrebbero apparire le prime nevicate importanti in Val Padana. E’ non è ipotesi remota.