Le inondazioni sono il risultato della “bomba ciclonica” della scorsa settimana. Una bomba che ha provocato raffiche di vento dell’intensità di uragano, piogge torrenziali e conseguenti alluvioni, bufere di neve talvolta veri e propri blizzard. L’area più colpita è stata quella a ovest delle Montagne Rocciose tra gli Stati dell’Iowa, del Nebraska e del Missouri. Tra l’altro permangono allerte inondazioni lungo i corsi d’acqua Wapsipinicon, Cedar, Iowa e Mississippi.
Purtroppo si aggrava il bilancio delle vittime, difatti i media locali parlano di quattro persone che hanno perso la vita: tre in Nebraska e una nell’Iowa.
A preoccupare maggiormente è il livello del fiume Cedar, ritenuto pericolosamente alto. I residenti della città di Cedar Rapids, situata nella parte orientale dello stato dell’Iowa, stanno cercando di fare di tutto per proteggere le sponde del fiume utilizzando in particolare i sacchi di sabbia messi a disposizione dalle autorità locali.
Tra le aree più colpite c’è anche l’Air Off Base dello stato del Nebraska, vicino alla città di Bellevue. Si tratta di una sede del comando strategico americano.
Il National Weather Service ha riferito che alcuni dei più grandi fiumi hanno raggiunto livelli record, con la conseguente rottura degli argini. Alcune piccole città risultano tutt’ora tagliate fuori dal mondo, mentre in altre manca l’acqua potabile. Tra l’altro l’innalzamento della temperatura di circa 10°C ha accelerato lo scioglimento della neve e contribuito all’aumento dei livelli idrici.
“Nebraska e Kansas potrebbero avere grossi problemi nei prossimi sette giorni”, ha dichiarato il meteorologo del NWS Jim Hayes. Nelle prossime ore il livello dell’acqua nel fiume Missouri aumenterà fino a 14,48 metri, il che significa che potrebbe battere il record del 2011.