Un’ondata di freddo estrema, almeno per il periodo, colpì l’Italia nel periodo compreso tra gli ultimi giorni di novembre e gli inizi di dicembre del 1973. Una possente colata artica piombò sull’Europa e poi sull’Italia, a seguito dell’espansione dell’anticiclone delle Azzorre in direzione della Groenlandia.
Il gran freddo giunse repentino, con le le temperature minime che il giorno 28 novembre scesero fino a -8° a Novara e Bolzano, -10° a Malpensa, -7° a Torino ed a Pisa. Allo stesso tempo una prima perturbazione si organizza sulle Isole Britanniche e scende sulla nostra Penisola, passando dalla Francia.
Ciò determinò la comparsa di neve a quote molto basse e persino in pianura. Nevicò a Venezia, Trieste, Rimini e fino a Firenze. Sul capoluogo toscana non nevicava, in Novembre, dal 1925 e nevicò molto abbondantemente a Pistoia e Lucca, ma una spolverata si ebbe anche ad Arezzo, Siena e Grosseto.
Qualche fiocco cadde leggero al mattino persino a Roma, mentre la neve cade ben più abbondante verso i Castelli, i Colli Albani, il reatino e a Frosinone. Quest’evento invernale novembrino fu del tutto eccezionale per la sua intensità, anche se il clou poi si ebbe a seguire, nei primi giorni di dicembre.
Probabilmente questa del 1973 fu la più forte ondata di freddo e neve almeno dal Dopoguerra nella terza decade di novembre, assieme a quelle verificatesi nel 1988, nel 1998 e nel 2005. Non si può non citare nemmeno il novembre 1980, con il freddo precoce più anticipato della storia addirittura ad inizio mese.