E’ un febbraio che sa di novembre… Fosse per le temperature, somiglierebbe più ad aprile, invece dobbiamo considerare tutta una serie di parametri che ci aiutano a focalizzare meglio l’obbiettivo.
Tra questi parametri non possiamo non citare due indici importantissimi: l’AO e la NAO. Come ben saprete sono indici descrittivi, ovvero descrivono lo stato di salute del Vortice Polare (stiamo semplificando il più possibile). Quando sono positivi succede che profonde aree cicloniche stazionano costantemente nella regione polare mentre a medie latitudini prevalgono le dinamiche anticicloniche. Viceversa quando sono negativi.
Ecco, per tutto l’Inverno questi due indici hanno rispecchiato fedelmente lo stato di forma del Vortice Polare. Significa che sono stati ampiamente positivi, se ciò non bastasse l’indice AO ha sgretolato il record assoluto che durava dagli anni ’90. C’eravamo illusi che entro fine febbraio potesse verificarsi il progressivo indebolimento del Vortice, invece no, neanche per idea.
Abbiamo guardato le proiezioni AO ed entro fine mese potrebbe addirittura ritoccare il massimo assoluto. Significa che al di là di qualche brevissima frenata zonale si dovrebbe proseguire sulla falsa riga del tempo attuale.
Prepariamoci a commentare altri cicloni nord atlantici, o magari cicloni artici, ma pur sempre collocati ad alte latitudini. Dopo Dennis proprio in queste ore l’ennesima ciclogenesi esplosiva sta coinvolgendo l’Atlantico settentrionale e minaccia pesantemente l’Europa del nord. Vi rendete conto che stiamo descrivendo situazioni che poco o nulla hanno a che vedere con l’Inverno?
Certo, che un ciclone extratropicale possa formarsi nel cuore della stagione fredda ci sta – è successo anche in passato – ma con tale frequenza e tale intensità onestamente era impensabile.
Molti di voi ci chiedono, con insistenza, quand’è che il tempo si deciderà a cambiare. Onestamente, viste le premesse, non rapidamente. Come detto potrebbero verificarsi brevi frenate zonali e conseguenti irruzioncine fredde artiche verso sud, ma ormai saremo in Primavera e l’Inverno avrà lasciato in eredità il nulla assoluto. Sia in termini di freddo, sia in termini di neve.
Cicloni sì, quelli verranno ricordati a lungo ma fortunatamente non da noi. Perché va bene tutto, ma che oltre al danno pure la beffa no, non va bene. Ora è il momento di sperare in un cambiamento immediato, è il momento di sperare che la Primavera faccia la Primavera. Punto e basta.