C’è preoccupazione fra la popolazione, per uno sciame sismico iniziato dal 27 marzo, con una serie di scosse in mare appena al largo della costa marchigiana. La scossa tellurica più forte risale a questa mattina, alle ore 10:55 con una magnitudo di 3.6 della scala Richter.
Si tratta della quarta scossa di magnitudo superiore a 3 registrata nell’area a partire dalla serata di mercoledì, ma lo sciame consiste finora di una quindicina di scosse in totale. Gli eventi sismici si collocano a circa 10 chilometri dalla costa, tra le province di Fermo e Ascoli Piceno.
Gli eventi sono stati ben avvertiti dalla popolazione, in particolare nella zona di San Benedetto del Tronto, anche perchè poi si tratta di scosse superficiali, con l’ipocentro posto a meno di 10 chilometri sul sottosuolo.
Nonostante l’allarme crescente fra la popolazione nel timore che possa arrivare una scossa ben più dannosa, va detto che in questa porzione di territorio costiero le faglie possono generare eventi sismici di una certa energia, ma storicamente non si sono mai avuti forti terremoti distruttivi.
I grandi terremoti in genere si sono sempre verificati in genere più all’interno, nell’area appenninica verso I confini con Umbria e Abruzzo. La rassicurazione è quindi in termini statistici per la zona interessata dai recenti eventi sismici, pur rimanendo i terremoti un fenomeno non certo prevedibile.