Kunibert, enorme depressione a 1001 hPa, attraversa l’Islanda per dirigersi velocemente verso le coste norvegesi. Isobare ravvicinate accompagnano questo spostamento facendo prevedere grosse raffiche di vento associate.
Petra, possente anticiclone azzorriano a 1041 hPa, invade il Regno Britannico surriscaldandolo con temperature poco consone per periodo e latitudine. La sua rapida ascesa garantisce stabilità meteorologica a tutto il settore centro-occidentale europeo.
Turbolenze cicloniche affliggono nuovamente le aree centro-orientali mediterranee. L’ondulazione barica in cut-off proveniente dalla Turchia si è sistemata sopra l’Egeo con i suoi 1002 hPa, andando ad intaccare, seppur priva di adeguata alimentazione, anche le coste meridionali italiane.
La vasta struttura ciclonica islandese invade l’intero settore nord-oceanico. Il suo fronte freddo si avvicina verso i fiordi norvegesi spinto da venti freddi incessanti. Il suo transito potrà risultare accompagnato da rovesci intensi, ma isolati.
Sull’occidente europeo vige la protezione anticiclonica britannica. Posta in mezzo tra la depressione nordatlantica e la bolla instabile turca, inizia ad assottigliarsi, mostrando fatiche strutturali sopra l’Italia.
Quest’ultima viene intaccata sopra le sue Regioni meridionali dai lembi occidentali del ciclone sud-orientale in transito. In fase di debolezza, questo complesso depressionario incide soprattutto sul Mar Egeo e basso Ionio, senza abbandonare del tutto i territori turchi.