Ci siamo: stiamo per vivere, o meglio, l’Europa sta per affrontare condizioni meteo estreme. Il Buran è appena giunto nei settori orientali, ed è subito gelo ovunque nel Continente europeo.
Il bolide gelido, il gelo proveniente dalla Siberia, ha già approcciato l’Europa centro orientale. Dopo aver bussato nelle Repubbliche Baltiche e in Bielorussia, punterà il cuore del Vecchio Continente ed anche l’Italia. La parte più gelida l’avremo con il trascorrere dei primi giorni della settimana, e farà battere i denti a centinaia di milioni di cittadini europei.
Stiamo parlando di condizioni meteo inusuali, è bene ribadirlo.
C’è chi giustamente parla già di “storia”, ma andiamoci piano. Abbiamo la necessità di procedere per step, senza fretta. Proprio perché stiamo parlando di un evento eccezionale lo si dovrà monitorare step by step, rimandando bilanci e conclusioni a fine evento.
Gli stessi modelli matematici di previsione stanno cercando di stabilire l’esatta traiettoria e la durata dell’evento, figuriamoci se possiamo affrettarci a stilare bilanci.
L’Italia, ad esempio, ne risentirà eccome ma non ovunque e non ovunque allo stesso modo. Sicuramente le regioni settentrionali dovranno affrontare gelo forte, idem il medio alto versante Adriatico.
L’aria gelida riuscirà a penetrare anche sul Tirreno, soprattutto tra Lazio e Toscana, mentre difficilmente scenderà a sud. Parzialmente coinvolte saranno pure la Sardegna, in specie le zone orientali dell’Isola.
Nevicherà, nevicate da stau, poi però attenzione: qualora il gelo dovesse scappar via in Atlantico ecco che da subito – mercoledì – subentrerebbe una fase ben più mite sciroccale (solo in Val Padana potrebbe resistere un forte cuscino d’aria fredda), ma qualora i modelli matematici di previsione non stessero interpretando al meglio l’impatto del possente Burian, beh allora potremmo vederne delle belle.
Certo è che, lo ripetiamo, per poterlo definire storico toccherà attendere la risoluzione del tutto.