Il ciclone britannico Heiko (992 hPa), alimentato dagli incessanti venti freddi marittimi polari provenienti dalle alte latitudini atlantiche, viene spinto verso la Scandinavia mostrandosi pronto a prendere il posto del ciclone Giselher (990 hPa) ormai defilato sopra il Circolo Polare Artico.
Un lungo fronte freddo emanato da Heiko riesce ad incunearsi in Francia, andando a contrastare di petto la robusta struttura subtropicale in estensione sull’intera zona.
L’intero settore sud-orientale europeo è caratterizzato dalla presenza di due enormi superfici anticicloniche: quella di origine nordafricana sopra il Mediterraneo e l’Italia e quella continentale, Nicole (1026 hPa), sopra i Paesi dell’Est.
Lieve ondulazione in cut-off (1014 hPa) si nota sopra il Mar Nero ed Ucraina meridionale.
Il deciso affondo nordatlantico spicca agli occhi satellitari grazie all’enorme scia nuvolosa fredda che caratterizza l’avanzato fronte freddo. Dispiegato dal Mare del Nord sino ai Paesi Baschi, aggredisce il cuore della Francia con nubi dense e cariche di pioggia.
Spinto da venti occidentali si indirizza verso la Germania per approdare nella giornata di domani in Polonia e lasciare lunghi strascichi sopra l’Arco Alpino.
La resistenza subtropicale sull’Italia è impressionante. Trovato evidentemente il suo habitat naturale, permangono le roventi condizioni estive, accentuate da una rimonta altopressionaria sud-occidentale.
Il flusso settentrionale instabile scandinavo viene dirottato verso i confini orientali del Continente dall’enorme struttura anticiclonica mitteleuropea. Da notare, molto defilata, l’isolata massa instabile depressionaria sopra il Mar Nero caratterizzante condizioni lievemente instabili.