Le condizioni meteo, si sa, nel mese di marzo possono mutare da un momento all’altro. E’ un mese pazzerello e dobbiamo prenderne atto.
Attualmente stiamo affrontando tutta una serie di perturbazioni che stanno servendo a ripristinare un adeguato regime pluviometrico. Ma parliamo delle temperature, perché le temperature sono state assolutamente protagoniste delle ultime settimane. Volendo stilare il bilancio di febbraio, esulando dall’analisi puntuale dei dati, possiamo dirvi che abbiamo avuto sovente temperature inferiori alle medie. Anche marzo, per il momento, sembra aver dimenticato quelle anomalie positive permanenti che avevano caratterizzato larga parte del 2017 (anche gennaio 2018).
Ma se guardiamo alle proiezioni termiche dei prossimi giorni possiamo renderci conto che gli sbalzi termici tipicamente primaverili stanno per arrivare. In che senso? Beh, avrete sicuramente capito dalla mappa allegata che sul finire di settimana vi sarà un consistente rialzo delle temperature. Rialzo che andrà a coinvolgere praticamente tutte le regioni, chi più chi meno. Stiamo parlando di anomalie non a 1500 metri, come facciamo di solito, in questo caso stiamo parlando di anomalie a livello del suolo.
La mappa, tra l’altro, attraverso i numeri vi dà un’idea dell’entità delle deviazioni rispetto alla media (stiamo parlando della media trentennale 1981-2010). La Sardegna riceverà i maggiori apporti d’aria mite, qui addirittura si potrebbero raggiungere punte superiori a 20°C. La sola area d’Italia che, nella giornata di sabato (visto appunto che ci stiamo riferendo al fine settimana), non vedrà rialzi ma anzi potrebbe registrare delle diminuzioni sarà il Nordovest (eccezion fatta per la Lombardia orientale e alcune zone di Piemonte e Valle d’Aosta).
Insomma, dovremo abituarci a situazioni del genere anche perché i modelli matematici di previsione confermano – per la prossima settimana – un nuovo ingresso freddo che andrà a ripristinare un profilo termico più adeguato a marzo.