Sono usciti, anche se con un certo ritardo (dovuto senz’altro alle difficoltà di calcolo), i dati definitivi della NASA riguardanti l’andamento delle temperature globali del mese di Novembre 2008.
Si conferma la stazionarietà delle temperature globali nello scorso mese: lo scarto rispetto alla norma 1951-80 è stato fissato a +0,58°C, lo stesso scarto registrato in Ottobre (temperature combinate terrestri + oceaniche).
La stessa stazionarietà era stata verificata dalle temperature satellitari, che hanno calcolato uno scarto di +0,16°C (su media 1979-2008), per entrambi i mesi.
Si può anche verificare l’andamento dell’anno meteorologico 2008, quello che va da Dicembre 2007 a Novembre 2008 (è usato per convenzione, per non suddividere in due parti il trimestre invernale).
In questo caso l’anno ha presentato uno scarto dalla norma di +0,43°C, risultando il più freddo degli anni Duemila.
Gli altri anni avevano infatti avuto questo scarto termico:
2001: +0,45°
2002: +0,57°
2003: +0,52°
2004: +0,50°
2005: +0,61°
2006: +0,54°
2007: +0,59°
Rispetto allo scorso anno, dunque, si è visto un calo termico di -0,16°C.
Disaggregando il dato termico per zone terrestri, notiamo che il massimo contributo al riscaldamento del mese di Novembre è stato dato dall’Emisfero Settentrionale, in particolare dalle zone Polari ed Asiatiche centrali, dove le temperature sono state più alte della norma tra i 4 e gli 8°C.
Le aree più fredde della Terra sono state l’Alaska, la zona nord orientale statunitense, l’Australia occidentale, e la zona compresa tra la Penisola Iberica ed il Marocco.