Yves, perenne ciclone britannico a 988 hPa, insiste nella sua opera di fucina temporalesca sopra i cieli del Mare del Nord. Il suo lungo fronte freddo viene costretto dalla rapida risalita di Helga (alta pressione azzorriana a 1022 hPa) a curvare sopra la Germania e a dare un leggero colpo di coda sopra l’Arco Alpino, richiamata da una lieve ondulazione barica a 1014 hPa.
Al centro-est del Continente regna imperioso l’anticiclone Gisela a 1021 hPa. Il suo movimento verso nord-est impone ai fronti freddi di origine scandinava a rivolgere il loro impatto verso i territori artici; la depressione lappone Xystus a 1007 hPa si sta perdendo verso le latitudini polari.
Sull’Italia è pronta a riproporsi una nuova risalita subtropicale, inasprendo nuovamente le temperature.
Due cospicue formazioni nuvolose si impongono sopra i cieli europei odierni: quella britannica, facente capo al ciclone Yves, capace solamente di velare i cieli della Corona causando solo sporadiche piogge; e quella mitteleuropea, derivante dall’infiltrazione degli scorsi giorni del fronte freddo atlantico, capace di tuffarsi in mezzo alla catena alpina.
Temprali pomeridiani si apprestano a distribuirsi lungo i nostri confini settentrionali, lasciando il resto della Penisola abbandonata sotto la nuova canicola sahariana.
Piogge e temporali si riscontrano ancora sopra i territori russi nord-occidentali, effetti residui delle incursioni scandinave dei giorni scorsi. Sul resto d’Europa è ininterrotta la protezione anticiclonica.