Nell’Etna sono state rilevate 3 esplosioni a poche ore di distanza l’una dall’altra, seguite da fumo e cenere.
L’Etna è il maggiore vulcano d’Europa, è un vulcano particolarmente attivo, ma allo stato attuale, a detta dei vulcanologi, non è in una fase di preoccupazione. Quelli avvenuti, sono eventi abbastanza comuni nel grande Vulcano.
Il cratere, ha spiegato all’AGI il vulcanologo Marco Neri, “è cresciuto negli ultimi 6-7 anni, e la sua bocca orientale guarda la valle del Bove”, enorme contenitore di colate laviche.
Rispetto alla recenti esplosioni, ha rassicurato Neri, “la differenza quella di oggi l’hanno fata l’energia, una bella giornata (che ha dato modo di vedere l’esplosione, e la potenza della detonazione, avvertita in centri abitati che distano 7-8 km in linea d’aria”. Neri ha rassicurato anche rispetto al livello di allerta dichiarato dalla Protezione civile, deciso, infatti, il 29 agosto scorso, prima dell’evento di oggi e con cui “non ha nulla a che fare” nello specifico. Nel complesso l’attività dell’Etna di queste ore non deve destare “alcun allarme”, ma va monitorata con “più attenzione del solito”.
A seguito delle esplosioni, la Protezione Civile ha diramato un comunicato stampa.