L’assenza di piogge ed il caldo intenso contribuiscono ad aggravare la situazione di siccità, in vista di un’estate che è ancora solo all’inizio. Le precipitazioni primaverili sono state quasi il 50% inferiori rispetto al normale, dopo un inverno altrettanto siccitoso. Quella appena trascorsa è stata la quarta primavera più asciutta dal 1800. In Italia non piove come dovrebbe da ormai un anno, salvo alcune limitate eccezioni e per brevi periodi. Il livello idrometrico del fiume Po è sceso fino ad oltre due metri e mezzo sotto lo zero idrometrico nella rilevazione effettuata al Ponte della Becca (Pavia), un metro e venti centimetri in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
In Italia non piove come dovrebbe da ormai un anno, ed in varie regioni italiane sono state avviate, o stanno per esserlo, delle procedure per il razionamento dell’acqua al fine di tutelarne la risorsa. Lo stato del più grande fiume italiano è rappresentativo della crisi idrica del Paese, anche perchè dal bacino idrico del Po dipende il 35% della produzione agricola nazionale. L’Italia è a secco e, se l’Emilia Romagna ha richiesto addirittura al Governo lo stato di emergenza, la situazione è a dir poco preoccupante in diverse altre regioni. Le anomalie climatiche della prima parte del 2017 hanno già provocato danni stimati, da parte della Coldiretti, in quasi un miliardo di euro.