Dalla scorsa notte si sussegue uno sciame sismico, con oltre trenta scosse di terremoto registrate in poche ore, tutte localizzate sui paesi del catanese alle pendici del vulcano Etna, tra Adrano, Biancavilla, Bronte e Ragalna.
L’evento tellurico più significativo è stato registrato alle ore 6:06 con epicentro a pochi chilometri da Biancavilla e intensità di magnitudo pari a 3.5 gradi della scala Richter. Il sisma è stato localizzato dall’Istituto italiano di geofisica e vulcanologia a 21,7 chilometri di profondità.
Altre scosse, di intensità inferiore, si sono verificate anche nel corso della mattinata. Non risultano al momento danni a persone o a cose. Numerose telefonate giunte ai centralini dei Vigili del Fuoco, nonostante si tratti di una zona altamente sismica.
Ha creato poi allarme il terremoto di domenica a Rimini, con intensità di 4.2 della scala Richter ben avvertito dalla popolazione in tutta la Romagna e anche nelle Marche. Gli esperti rammentano che anche quella risulta area sismica, nel bel mezzo della placca adriatica.
L’energia rilasciata è stata circa 50 volte inferiore rispetto alle potenzialità dei terremoti in quella zona: con periodi abbastanza regolari (di 100-120 anni) nel riminese avvengono infatti eventi di magnitudo 5 – 6 e l’ultimo è accaduto nel 1916.