L’anticiclone subtropicale lancia un serio segnale di opposizione all’avanzata ciclonica: il picco di alta pressione a 1021 hPa impuntato sul nord Italia testimonia la sua decisa azione di sgombero nuvoloso.
In pieno Oceano Atlantico avviene una lenta propagazione vorticosa. I tre buchi barici a 992 e 999 hPa governano l’intero settore, rilasciando vere e proprie frustate occlusive sui settori occidentali britannici. Esteso si mostra anche il fronte freddo che contrasta, sulla Germania, il vertice anticiclonico mediterraneo.
Da evidenziare, anche quest’oggi, la presenza dei due picchi a 1025 hPa scandinavi.
Le isole Britanniche sono invase da una fitta coltre nuvolosa. Le precipitazioni temporalesche si concentrano soprattutto nelle zone più meridionali, altrove la costanza occlusiva segna il passo.
Italia quasi totalmente sgombra da nubi, tranne alcuni settori settentrionali che subiscono ancora gli effetti degli scontri termici derivanti dalle infiltrazioni della scia ciclonica.
Nubi estese, figlie del fronte freddo, sulla parte settentrionale germanica. I temporali di ieri diminuiscono di intensità, picchi cumulonembici al confine danese.
La violenta risalita anticiclonica sahariana è fotografata in tutto il suo splendore nella carta dei geopotenziali a 500 hPa.
Da essa si estendono due progressivi cali termici. Il primo verso il cuore ciclonico atlantico in cui in cui a 5400m di altitudine si hanno valori termometrici di -20°C; ed il secondo verso i Paesi Baltici, in cui lo stesso valore termometrico viene raggiunto a quote un po’ più elevate (5600m).
Temperature ad 850 hPa in netto aumento.
La scia rovente proviene dalle aree marocchine, trascinando con sé anche un elevato carico di umidità che raggiunge copioso l’Italia (quasi 20°C sulla Sardegna).
Resistono le alte temperature in Scandinavia (14°C), nonostante la pressione contemporanea dei due fulcri freddi di 4°C atlantici ed ex-sovietici.