Il satellite ci mostra sull’Islanda una profonda depressione di ben 965hpa che si muove in un letto di correnti occidentali con debole ondulazione in un contesto di zonalità imperante e che presto investirà la penisola scandinava, ben alimentata da fredde correnti artiche marittime che non scenderano nella loro influenza al di sotto della Scozia, dove sono presenti intensi venti occidentali con tempo piovoso su tutto il Regno Unito, dove le temperature sono nella norma o leggermente al di sopra di essa.
La penisola scandinava sta per essere investita dalla nuova depressione che ora presenta il suo ramo caldo sulla Norvegia dove le temperature sono sopra la norma e le piogge frequenti, con neve solo sulle aree interne e sul nord del paese, mentre sulla costa ci sono punte di 10°C, in attesa di nuova diminuzione.
Più freddo sul resto della penisola, più riparata dalle correnti oceaniche, e soprattutto in Finlandia che è ancora sotto correnti nordoccidentali retaggio della precedente depressione transitata ed attualmente sulla Russia ed i paesi baltici dove piogge e nevicate sono in azione, con temperature intorno allo zero.
Anche in Russia, il freddo gelido è sparito nell’area europea, ma ancora sono presenti nevicate, intervallate da periodo piovosi, segno che anche qui la mitezza oceanica ha colpito e che il quadro termico si alterna a valori intorno allo zero, dopo aver raggiunto i giorni passati temperature nettamente inferiori con punte vicine ai – 20°C nelle minime.
Ed ora scendendo verso l’Europa centrale da ovest ad est troviamo un corridoio anticiclonico che non garantisce tempo soleggiato, ma spesso nebbioso o nuvoloso con la quasi totale assenza di precipitazioni, se non deboli pioviggini, temperature basse per l’assenza del sole ma non fredde per l’influenza dell’alta atlantica.
Tale fascia si spinge fin verso il Mar Nero e non sembra essere in regressione, ma sarà proprio l’evoluzione e lo spostamento di tale area che deciderà il futuro del tempo europeo, essendo un inossidabile zona anticiclonica tale da tenere ben salda la sua posizione, rafforzandola addirittura nei prossimi giorni prima sul centro Europa e gradualmente più ad est, lasciando comunque nettamente divise le due aree cicloniche in azione sul continente, una a nord di essa e l’altra a sud.
E proprio della depressione africana ora ci andiamo ad interessare; attualmente un minimo della stessa si trova a ridosso della Sardegna e condiziona il tempo su tutto il bacino del Mediterraneo, con particolare influenza sul centro Italia e bacino occidentale del mare nostrum, dove non mancano piogge, ma che estende i suoi tentacoli anche verso la Grecia ed i Balcani, dove confluiscono due tipi di correnti: quella meridionale tiepida africana e una fronte freddo legato alla depressione russa che dall’area baltica si spinge verso sudest; tale confluenza provoca cieli chiusi e piogge e le temperature tendono a diminuire anche sensibilmente dopo il passaggio del fronte freddo, pur non raggiungendo valori eccessivi e solo temporaneamente.
Unica zona con cieli maggiormente sereni e poco nebbiosi risulta la parte centro occidentale della penisola iberica, che gode della protezione dell’alta atlantica, seppur nel suo comparto meridionale una certa influenza da parte della depressione africana si fa presente coinvolgendo anche le zone orientali.
Una situazione che sembra protrarsi per tutta la settimana, dove non si sentirà parlare di freddo nè di inverno, ma solo di piogge ed un successivo lento miglioramento.