CRONACHE METEO: il monte Everest è famoso in tutto il mondo non solamente come la vetta più alta della Terra (8848 metri), ma anche per tristi vicende di cronaca, visto l’elevato numero di vittime che vi sono state quest’anno.
Da quando sono presenti ditte commerciali che, a pagamento, promettono letteralmente di portare fino in vetta anche persone che non sono minimamente preparate all’alpinismo di alta quota, il monte più alto del mondo ha fatto parlare molto di sé, sia per le tragedie avvenute, sia per i problemi ecologici dovuti alla notevole quantità di rifiuti lasciati nei dintorni della vetta.
Lungo la via normale di salita dal versante nepalese, dal Colle Sud, la stagione di bel tempo pre-monsonica è ridotta, e spesso si accalcano centinaia di persone che decidono di salire in vetta contemporaneamente, approfittando di una finestra di bel tempo limitata.
Questo, unita alla frequente scarsa preparazione atletica dei “clienti” delle ditte, ai pericoli sempre presenti soprattutto oltre gli 8 mila metri di altezza, provocano numerose vittime (oltre 300 nel solo anno 2017).
La notizia del giorno, comunque, è l’installazione avvenuta in settimana di cinque stazioni meteorologiche automatiche sulla via sud del Monte Everest, con dati inviati via collegamento satellitare, tra cui l’installazione più alta del mondo.
La stazione si trova infatti a 8430 metri di altezza sulla zona del “Balcone” situata sul Colle Sud, appena 400 metri di quota al di sotto della vetta, e nel pieno della “zona della morte” (si chiama così ogni percorso posto al di sopra degli 8000 metri di altezza, dove l’organismo non può recuperare mai dalla stanchezza e dalla carenza di ossigeno, e si va incontro alla morte piuttosto rapidamente).
La stazione è tarata per resistere a venti superiori ai 300 kmh ed a temperature fino ad oltre -50°C.
Installata anche un’altra stazione più in basso, sul Colle Sud, a 7942 metri di quota.