Tra domani e domenica si formerà una profonda depressione mediterranea nel Nord Africa, che condizionerà il meteo dell’intera Europa meridionale per diversi giorni.
Questo è un fatto molto didattico, perché mostra come, in particolari condizioni, possono formarsi delle vere e proprie ciclogenesi mediterranee anche in stagioni poco consone: ricordo infatti che la stagione dove è più frequente questo tipo di fenomeno meteo è l’autunno. Quest’anno capita invece nella stagione apposta, ovvero la primavera.
Depressione in fase embrionale: si può parlare solo di goccia fredda (come si vede dai colori del tutto isolata dal resto), non c’è corrispondenza di pressione al suolo (linee bianche).
Ma come si forma una depressione mediterranea?
Quando una profonda saccatura riesce a penetrare a basse latitudini (originandosi dall’Alto Atlantico) dopo alcuni giorni si isola e diventa una goccia fredda, scollegata dall’ara depressionaria che l’ha generata: se essa, circondata da aree di pressione più alta, non riesce a interagire per diverse ore allora si possono creare simultaneamente un minimo di bassa pressione al suolo e un minimo di geopotenziale in quota.
Depressione mediterranea matura: corrispondenza tra minimo di geopotenziale (colore verde) e minimo di bassa pressione al suolo (linee bianche).
Questa fenomenologia meteo è molto semplificata, perché in realtà si dovrebbe approfondire molto di più il fenomeno fisico che ci sta dietro: quello che mi interessa è che i lettori capiscano che questa situazione è piuttosto insolita in questo periodo e che una volta che la depressione si è formata si sposta come una trottola da una parte all’altra del Mediterraneo.
Essa, infatti, si sposterà verso nordest, avvicinandosi sempre di più all’Italia e portando una forte ondata di maltempo che condizionerà il meteo dei giorni dopo Pasquetta.