Una delle conseguenze del meteo troppo caldo degli ultimi periodi è che le nostre città e soprattutto la nostra campagna sono ancora invasi da insetti: qualche decennio fa, con i primi freddi di ottobre, era presente un forte calo dei suddetti, al più ne rimanevano solo alcuni come le cimici che resistono anche con temperature piuttosto basse.
Ma negli ultimi periodi, oltre alla famigerata cimice asiatica, ci sono anche delle zanzare, delle mosche, delle coccinelle, dei maggiolini e tutta una serie di api e vespe sulla via del tramonto che però riescono a volare ancora.
Oltretutto, in alcune aree del Nord-Ovest e della Sicilia, il mix tra precipitazioni molto abbondanti e insolazione ancora presente ha fatto addirittura sbocciare dei fiori, come se fossimo in primavera (fioriture del tutto fuori stagione, ma non è la prima volta che accade in autunno).
La proliferazione di insetti è dovuta al meteo troppo mite e pertanto affinché cali il loro numero ci vuole un ingresso piuttosto freddo: con le fasi più fredde dei primi di novembre dovrebbero dare il colpo di grazia per molti di questi insetti, anche se il loro numero è in continuo aumento grazie alle estati sempre più calde e soprattutto prolungate.
Il legame tra mitezza e numero di insetti e comunque conclamato è più un autunno è mite e soleggiato e più c’è proliferazione: il continuo e costante riscaldamento dei nostri autunni, causato da un meteo sempre più soleggiato e tiepido, favorisce il loro numero.