Molto spesso abbiamo proposto approfondimenti sull’eventuale arrivo dell’Anticiclone Africano. Abbiamo esposto scenari meteo climatici sulla base di analisi complesse e puntuali, analisi che in più di una circostanza mettevano in evidenza preoccupanti analogie con stagioni estive particolarmente roventi (su tutte il 2003), ma anche il più vicino 2017, quando sopratutto l’Italia fu pesantemente interessata, da una lunga ondata di calore.
Eppure, nel 2017, i mesi precedenti, nulla facevano presagire di eventi meteo caldissimi. I primi di luglio, ad esempio, si ebbero nevicate sulle Alpi anche a quote inferiori ai 2000 metri. Per il resto, sino alla prima decade di tal mese, nulla ci faceva ipotizzare, se non le solite proiezioni stagionali, che ci sarebbe potuta essere una severa ondata di calore come quella di fine luglio e primi dieci giorni di agosto 2017.
Qualcuno obbietterà che fino ad ora non s’è visto nulla di tutto ciò ed anzi, stiamo vivendo un inizio giugno che per certi versi somiglia a settembre o addirittura al mese di ottobre. Tutto vero, ma ricordiamoci che l’Estate è cominciata solamente da qualche giorno – tra l’altro sul calendario meteorologico, non su quello astronomico – e che gli scenari potrebbero cambiare da un momento all’altro.
In questo momento, in effetti, Alte e Basse Pressioni non rispecchiano minimamente quello che dovrebbe essere lo schema barico estivo. Stiamo avendo degli affondi d’aria fredda abbastanza frequenti, sostenuti da aree cicloniche foriere di maltempo. Anche la prossima settimana, ad esempio, per le nostre regioni non avrà nulla a che vedere con la bella stagione. Passerà un’altra depressione, che porterà maltempo di un certo peso. Basti pensare che in alcune zone d’Italia gli accumuli di pioggia potrebbero essere davvero eccezionali.
Andremo veloci verso metà, il 20/25 giugno, ed è a quel punto che il tempo potrebbe realmente cambiare volto. Ecco, forse ci siamo, forse siamo quasi giunti a destinazione. E’ comunque da confermare. Nel frattempo, il Centro Meteo Europeo di calcolo indica che avremo luglio e agosto con temperature medie superiori alla norma.
Guardando le varie mappe previsionali non possiamo non notare un cambiamento significativo. Le depressioni, che comunque continueranno ad esserci, potrebbero dirigersi verso la Spagna e da lì puntare il nord Africa. L’inevitabile risposta dell’Anticiclone africano potrebbe coinvolgerci direttamente. Sì, esatto, nelle mappe previsionali s’intravede la prima, cattiva ondata di caldo di giugno. Tuttavia, questa non è certa, e viene spostata più avanti. Ma quel che più appare rilevante sottolineare, è che si parla sempre di ondate di calore importanti dall’Africa.
Potrebbe portarci alte temperature, anche nell’ordine dei 40°C al Sud e in Sicilia. Ma potrebbe far caldo, molto caldo, su tutte le regioni. Staremo a vedere, fatto sta che quelle che sino a qualche settimana fa erano semplici elucubrazioni (per alcuni) stanno per diventare realtà.
Per ora, almeno per una settimana non ci dovrebbero essere ondate di calore rilevanti, mentre dopo il 20 di giugno, le quotazioni aumentano sensibilmente. Ma ancora ECMWF (Centro Meteo Europeo) indica il giugno 2020 più fresco e piovoso della media in tutta Italia.
Vorrei ricordare che le lunghe ondate di calore non sono prevedibili con anticipo da alcun modello matematico. Si possono fare stime, ma niente di più. Il Centro Meteo Europeo, prestigioso per la sua affidabilità, prospettava un mese di giugno poco piovoso e più caldo della media. Ora le previsioni sono radicalmente cambiate, ma siamo, come dire, già nel periodo di previsione, perciò cambiare le previsioni all’ultim’ora è poco utile per noi.
Alcuni lettori ci hanno scritto che non teniamo conto che nell’Emisfero sud ci sono ampie aree con temperature sotto la media. Ma la risposta è spontanea: che c’entra con l’estate dell’Emisfero nord? Per altro, le attuali condizioni anomale europee, sono generate da altre anomalie, e quella europea è una flebile situazione pronta ad essere disintegrata dalla calura africana per sua natura, in specie in Italia, inoltre, le alte pressioni ora in Atlantico, vengono viste espandersi verso di noi con una probabilità del 30/40% entro il 20 del mese. E allora addio al clima temperato.
Insomma, se saremo graziati dal caldo africano in giugno, assai difficile sarà non attenderlo più avanti nella stagione.
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