La prima decade di giugno è stata decisamente calda e secca su tutta Italia e non solo: il meteo non ha concesso tregue e il caldo è stato particolarmente intenso negli Stati centro-orientali.
Dall’immagine si possono notare enormi anomalie positive su quasi tutta l’Europa, mentre le uniche aree più fredde sono state l’Iberia e l’angolo franco-inglese.
Il clou dell’anomalia è stata l’area che va dalla Svizzera all’Estonia, proprio perché il continuo perdurare della struttura ciclogenica sulla Francia ha pompato aria molto calda sia sul nostro paese, sia a latitudini superiori.
L’anomalia sull’Italia è stata comunque inferiore rispetto ad altre zone dell’Europa, eppure è stata direttamente interessata dalla risalita africana.
Come mai questo fatto? Semplicemente perché il meteo del mese di giugno può portare risalite dell’anticiclone africano sul nostro paese, mentre è molto più anomalo che arrivi addirittura in Scandinavia.
Si può infine notare anche l’anomalia fredda della superficie marittima, una eredità che ci viene dal freddo mese di maggio: il Mediterraneo, infatti, non si è ancora scaldato granché e mitiga la calura nei primi giorni dell’anomalia.