Le condizioni meteo della seconda metà d’aprile preannunciano dinamicità, variabilità, alternanza tra fasi di bel tempo e temporali. Temporali che caratterizzeranno la settimana in corso per le ben note infiltrazioni d’aria fresca dai quadranti orientali, ciò perché avremo il consolidamento di un possente Anticiclone appena a nord delle Alpi.
Tale strutture, come evidenziato ampiamente in precedenti approfondimenti, darà luogo a condizioni di caldo anomalo su mezza Europa. Noi, dal canto nostro, non avremo quelle poderose anomalie termiche che si prospettano sul Vecchio Continente. Anomalie che però potrebbero intervenire un po’ più avanti, allorquando le perturbazioni atlantiche proveranno a riprendere la via dell’Europa occidentale solleticando ancora una volta l’Alta Pressione nord africana.
Si arriverà in tal senso al ponte del 25 aprile, che stante le ultime emissioni modellistiche sembrerebbe confermare prospettive di stabilità e condizioni climatiche tardo primaverili. Ma poi? Cosa succederà? Allora, per poter rispondere alla domanda dobbiamo necessariamente affidarci tanto ai modelli matematici quanto all’attenta analisi delle proiezioni a più lungo termine. A tal proposito è da giorni che si controllano gli eventuali scenari, è da giorni che sottolineiamo come vi sia la possibilità di crescenti azioni destabilizzanti.
Probabilmente avremo a che fare con le cosiddette “gocce fredde”, ovvero piccoli ma insidiosi Vortici di Bassa Pressione in transito sui nostri mari e inseriti all’interno di un contesto mediamente anticiclonico. Sono quelle situazioni di difficile lettura e interpretazione, situazioni che preludono all’instabilità tipica della primavera inoltrata. Per intenderci, se dovessero giungere le conferme l’Italia si troverebbe a dover affrontare peggioramenti di chiaro stampo temporalesco.
Non c’è da stupirsi, sia bene inteso, procedendo con la stagione – verso l’invecchiamento della primavera e verso i primi accenni d’estate – è lecito attendersi scenari come quelli appena descritti. Ovvio che non si può minimamente pensare di addentrarsi in dettagli al momento non prevedibili, dobbiamo soltanto continuare ad analizzare il trend evolutivo di massima e capire – cammin facendo – se verrà confermato o smentito.