Questo maggio dal meteo a sprazzi quasi invernale è una sorpresa per tutti. Negli ultimi anni, ma potremmo dire ormai decenni, c’eravamo abituati al fatto che proprio la primavera era la stagione che più di tutte aveva risentito del riscaldamento globale.
Le ondate di calore precoci sempre più frequenti ci ponevano dinanzi ad un avvio anticipato dell’estate, sempre più frequente. Maggio spesso aveva avuto già una veste estiva. Questa primavera 2019 è andata invece completamente in controtendenza.
Per meglio dire, i primi due mesi della primavera sono risultati nel complesso più caldi del normale, pur senza eccessi o record particolari. Maggio ha invece ribaltato tutto e, quando sono passati quasi due giorni, presenta anomalie termiche negative davvero importanti.
In Italia si misurano da inizio mese temperature inferiori al normale anche di 3-4 gradi, specie su aree interne del Centro-Sud e alcuni settori alpini. Tale scenario non può sorprendere troppo, se si pensa al fatto che la neve è localmente scesa a bassa quota in Appennino, come non si ricordava da tempi antichi.
Oltre al nostro Paese, anche quasi tutta Europa è finita preda del freddo. A sorprendere è la vastità tale da comprendere quasi tutto il Continente in questa falla fredda. Solo parte della Penisola Iberica ha goduto di un clima ben diverso, con temperature oltre le medie.
Per il resto bisogna andare in Russia per trovare caldo anomalo piuttosto intenso, ma d’altronde rappresenta l’altra faccia della medaglia rispetto alle correnti fredde che sono costantemente sprofondare sull’Europa Centro-Meridionale.
Se maggio fosse finito oggi, si parlerebbe con ogni probabilità di un mese che avrebbe battuto record storici anche a livello mensile. Probabilmente ci sarà modo perchè questo maggio risulti davvero storico, dato che in prospettiva anche l’ultima parte del mese potrebbe essere più fredda del normale su parte d’Europa.