C’è poco da dire, più passano i giorni e più i modelli matematici di previsione si mostrano incapaci di cogliere un trend meteo climatico a lungo termine affidabile.
Un giorno ci mostrano un’Alta Pressione convincente, duratura, il giorno dopo ci mostrano insidie non di poco conto che se confermate potrebbero realmente dar luogo a dei break non trascurabili. Oggi, ad esempio, riprendono le proiezioni di ieri sera votate a una discreta ingerenza d’aria fresca per la prossima settimana.
Aria fresca che arriverebbe da nord-nordest, lambendo soprattutto le regioni orientali ma così facendo determinerebbe una contrazione delle temperature abbastanza diffuso e su alcune regioni potrebbero scatenarsi violenti temporali. I contrasti termici diverrebbero rilevanti per un semplice motivo: il caldo preesistente, di natura africana, fornirebbe un serbatoio energetico davvero imponente che al minimo refolo fresco scatenerebbe l’instabilità.
A livello di dinamica barica si registrerebbe uno spostamento del fulcro anticiclonico verso ovest, direzione Penisola Iberica, ecco che a quel punto il fianco orientale rimarrebbe esposto all’influenza di un’area di Bassa Pressione in isolamento sull’Europa orientale. Lo ripetiamo, si dovrà prestare molta attenzione a un impianto evolutivo di questa natura perché potrebbe realmente dar luogo a un break stagionale importante.
Non solo, tra i modelli che si spingono più in là nel tempo registriamo interessanti novità anche per metà luglio e più precisamente potrebbe realizzarsi un’altra irruzione d’aria fresca di origine atlantica. Chiaramente è prematuro parlarne ma è evidente come la situazione sia tutt’altro che statica. La dinamicità, richiamata più volte, potrebbe realmente caratterizzare anche il mese di luglio.