POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 26 NOVEMBRE
Negli ultimi approfondimenti si è parlato di un cambiamento a ridosso di fine novembre. In effetti lo scenario meteo climatico potrebbe subire delle modifiche importanti, modifiche che potrebbero spalancare le porte alle prime irruzioni fredde di chiaro stampo invernale.
Per il momento è soltanto un’ipotesi e si sta parlando del periodo a cavallo tra fine mese e i primi di dicembre. Prima dovremo affrontare, probabilmente, un Atlantico letteralmente scatenato e destinato a collocare altre possenti strutture depressionarie sull’Europa occidentale.
Possiamo confermare quanto scritto ieri, ovvero che il posizionamento di tali depressioni potrebbe cambiare un po’. Difatti i più autorevoli modelli matematici di previsione lasciano intravedere affondi ciclonici più vigorosi tra Francia e Penisola Iberica, ma la profondo ferita presente sul Mediterraneo potrebbe fungere da richiamo per ulteriori impulsi perturbati. Ed ecco la novità odierna, ovvero che potrebbe esserci davvero poco spazio per miglioramenti degni di questo nome.
IL METEO A BREVE TERMINE
Prima di occuparci dettagliatamente di quel che potrebbe succedere nell’ultima settimana novembrina, è giusto dare ampio risalto a quel che sta per accadere attualmente. A ovest dell’Italia è presente difatti un nuovo ampio ciclone nord atlantico, struttura alimentata ancora una volta da aria fredda polare che sta già procedendo verso sud (direzione nord Africa).
Il passaggio sulle acque miti mediterranee non farà altro che alimentare un’intensa ciclogenesi e quindi dar luogo a un profondo vortice ciclonico a ridosso della Sardegna. Vortice che nel corso del weekend risalirà in direzione nord apportando condizioni di forte maltempo in gran parte d’Italia.
Le ultimissime proiezioni modellistiche confermano possibili piogge violente, anche nubifragi, temporali, forte vento. Una situazione non dissimile da quanto successo gli scorsi giorni, anche se stavolta la distribuzione dei fenomeni potrebbe essere un po’ differente.
ATLANTICO SCATENATO
Lo step successivo, quello che gradualmente ci condurrà verso l’esordio dell’inverno meteorologico (per convenzione il 1° dicembre), vedrà un Oceano Atlantico ancora protagonista. Ma a quanto pare le depressioni nord atlantiche potrebbero rimanere un po’ più a ovest, pur non disdegnando intrusioni sul Mediterraneo a causa della persistente lacuna barica che potrebbe persistente.
Nelle proiezioni odierne perde un po’ di chance l’Alta Pressione, che potrebbe sì riuscire a transitare al Sud Italia ma potrebbe trattarsi di una fugace scomparsa destinata a capitolare celermente sotto i colpi di nuove perturbazioni oceaniche. Anche guardando le proiezioni pluviometriche notiamo come le piogge siano destinate a proseguire su tante regioni d’Italia, seppur chiaramente con intervalli più o meno prolungati. Sul fronte termico è evidente che qualora non dovesse affacciarsi alcun promontorio anticiclonico convincente le temperature resteranno non distanti dai valori medi stagionali.
L’INVERNO
Proiettandoci verso i primi di dicembre si scorgono delle manovre che potrebbero effettivamente spalancare le porte alle prime irruzioni fredde artiche. Ne abbiamo parlato ampiamente e continueremo ad occuparci dell’argomento, ma l’indebolimento del vortice polare appena cominciato potrebbe giustificare l’ipotesi di un dicembre estremamente dinamico. Dinamico, ovviamente, sul fronte invernale.
IN CONCLUSIONE
E’ da alcune settimane che si commentano scenari estremamente interessanti, scenari perlomeno dinamici e variabili come non succedeva da tempo. Probabilmente si proseguirà su quella strada.
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