POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 20 FEBBRAIO
Ciò che emerge dall’analisi dei principali modelli matematici di previsione è uno scenario meteo climatico votato alla dinamicità atmosferica.
Il fronte polare, pilotato da enormi depressioni sul nord Europa, si abbasserà non poco andando a lambire a più riprese le Alpi. Ciò determinerà uno schiacciamento dell’Alta Pressione lungo i paralleli e seppur abbastanza invadente su gran parte del Mediterraneo non riuscirà a scongiurare totalmente gli effetti delle fredde perturbazioni.
Già la prossima settimana, ad esempio, potrebbe verificarsi qualche disturbo e secondo alcuni autorevoli centri di calcolo internazionali si potrebbe arrivare a una nuova irruzione artica. Ipotesi al momento battuta solamente dal modello europeo ECMWF ma in virtù dell’affidabilità di quest’ultimo è un’eventualità da prendere in considerazione.
IL METEO A BREVE TERMINE
L’Alta Pressione ha già preso il sopravvento, dirottando ad est il gran freddo. L’Europa, così come l’Italia, andrà incontro nuovamente a un periodo di temperature superiori alle medie climatiche di riferimento. C’è da dire che sulle nostre regioni tali anomalie saranno meno pronunciate che altrove, ciò in virtù del fatto che lungo il fianco occidentale della struttura anticiclonica si avranno infiltrazioni d’aria umida di natura atlantica.
Non mancherà occasione per qualche annuvolamento, specie nelle regioni occidentali laddove sussiste la possibilità anche di qualche precipitazione sparsa. Precipitazioni più consistenti, prevalentemente nevicate, dovrebbero colpire l’arco alpino settentrionale.
A metà della prossima settimana una fredda perturbazione nord atlantica potrebbe colpire con più decisione il Nord Italia, ma per capire quali saranno effettivamente gli effetti dovremo attendere ancora qualche giorno.
META’ MESE, ATTENZIONE
Tempo fa avevamo indicato metà febbraio quale data di una possibile svolta. Diciamo che per una svolta vera e propria, intesa come cambiamento dell’attuale configurazione barica continentale, dovremo attendere probabilmente l’ultima decade mensile.
Tuttavia il modello europeo ECMWF, come anticipato in apertura, intravede un’importante frenata zonale verso metà mese. Frenata zonale vuol dire espansione dell’Alta Pressione verso nord, in tal caso verso le Isole Britanniche, con conseguente discesa d’aria fredda a sud.
Freddo che potrebbe lambire il nostro Paese, scorrendo verso i Balcani, ma rispetto a quanto accaduto i giorni scorsi potrebbe avere effetti meno marginali. Staremo a vedere.
L’ULTIMA DECADE DI FEBBRAIO
Abbiamo parlato di svolta, ma per definirla tale abbiamo bisogno che il Vortice Polare manifesti un netto indebolimento.
Al momento sembra che non abbia intenzione di mollare la presa tanto facilmente, ma confidiamo nel progresso stagionale e in repentini cambiamenti. Cambiamenti che potrebbero intervenire proprio nell’ultima decade mensile, allorquando gli scambi meridiani – tipici di fine stagione – potrebbero iniziare a manifestarsi con più continuità e in tal modo potrebbero iniziare i “runs” modellistici spettacolari.
IN CONCLUSIONE
La finestra temporale a disposizione dell’inverno si sta chiudendo, ma crediamo che marzo possa in qualche modo provare a recuperare il tempo perduto. Se così fosse le prime battute primaverili si rivelerebbero decisamente invernali.
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