POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 13 NOVEMBRE
I dettagli, nel descrivere un’evoluzione meteo climatica, fanno la differenza ma quando si ragiona nel lungo termine occorre accontentarsi – si fa per dire – di riuscire a individuare il trend di fondo.
In tal senso i modelli matematici di previsione ci stanno dando chiari suggerimenti, ovvero si va verso la conferma di quel lungo periodo di piogge di cui si sta parlando fin dalla scorsa settimana. Un periodo caratterizzato dal risveglio dell’Oceano Atlantico, che con una serie di depressioni inciderà pesantemente anche sulle condizioni atmosferiche italiane.
Il Mediterraneo centrale dovrebbe rappresentare uno degli obbiettivi principali degli affondi depressionari, peraltro dovrebbe trattarsi di affondi in grado di mantenere le temperature in linea con le medie del periodo scongiurando in tal modo eventuali anomalie positive.
IL METEO A BREVE TERMINE
Il cambiamento è già iniziato, difatti proprio in queste ore stiamo registrando l’ingresso di una nuova perturbazione nord atlantica.
Se fino all’altro ieri si parlava di indebolimento dell’Alta Pressione, sfociato poi in un primo rapido peggioramento da nord a sud, ora possiamo parlare chiaramente di cedimento della struttura anticiclonica. La Depressione d’Islanda sta pilotando un sistema perturbato ben più organizzato e cattivo del precedente, difatti prevediamo un sostanzioso peggioramento che porterà piogge localmente temporalesche, dei nubifragi, qualche grandinata, vento.
Un’ondata di maltempo dal sapore autunnale, visto e considerato che le temperature dovrebbero calare ancora. Un’ondata di maltempo che dovrebbe portare anche la neve sulle Alpi e lungo le cime più alte della dorsale appenninica.
E L’ORA DELLE GRANDI PIOGGE
Le abbiamo definite tali perché le prospettive che ci mostrano i principali modelli matematici di previsione puntano decisamente in quella direzione.
Nell’ultimo aggiornamento proposto si parlava di differenze importanti tra i principali modelli matematici di previsione, differenze che avrebbero potuto determinare effetti differenti per le nostre regioni. Oggi, o meglio, le ultimissime elaborazioni modellistiche convergono in direzione maltempo e tra l’altro con dinamiche abbastanza simili.
Gli affondi depressionari nord atlantici, come detto, dovrebbe avere come obbiettivo principali proprio le nostre regioni. Da qui a metà mese sarà un crescendo di passaggi perturbati, con piogge che promettono di ricucire quel deficit che si stava accumulando in varie parti d’Italia.
FREDDO
Non sarà certamente il freddo invernale, ma avremo una netta influenza sulle temperature perché l’ingresso franco dell’aria fredda nord atlantica manterrà le temperature sostanzialmente in linea con le medie climatiche di riferimento. Anzi, in qualche caso potrebbero esserci delle occasioni per delle puntate verso il basso e quindi al di sotto della norma. Il ché, è giusto capirsi, per il mese di novembre è assolutamente naturale.
IN CONCLUSIONE
Ciò che emerge evidente anche dall’articolo odierno è l’Autunno. Autunno che dovrebbe effettivamente accelerare e novembre potrebbe avere un andamento decisamente diverso rispetto a quanto accaduto a ottobre.
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