La prima seria offensiva artica della stagione ha portato meteo invernale su gran parte delle nazioni settentrionali ed orientali dell’Europa. Le temperature sono crollate in picchiata nelle ultime 24/48 ore e con la neve che cade localmente copiosa sulle aree scandinave, baltiche e gran parte della Russia Europea.
Dopo San Pietroburgo, la neve ha fatto la sua comparsa anche a Mosca. Non si tratta certo di un evento anomalo per il periodo, tutt’altro. Tuttavia, questa ondata invernale giunge dopo un lungo periodo autunnale molto miti, segnato da caldo anomalo con temperature fino a 10 gradi sopra la media.
L’aria fredda è parzialmente dilagata anche su parte delle nazioni centrali europee, in particolare dall’Ucraina alla Polonia ma anche in Germania e sul comparto danubiano dove sono giunte le prime intense gelate stagionali con temperature precipitate di alcuni gradi sottozero.
In Italia risentiamo in modo ben più marginale dell’aria fredda che sta affluendo sull’Europa Centro-Orientale. Un certo calo termico riguarda anche la nostra Penisola, ma nulla di eclatante e appena sufficiente a riportare la colonnina di mercurio su valori più consoni per il periodo.
Questo assalto invernale ha peraltro i giorni contati e non perdurerà oltre i prossimi 2 giorni. Dopo i primi di novembre, la circolazione barica a livello europeo cambierà drasticamente per l’approfondimento di una depressione atlantica sull’Europa Occidentale.
Correnti più miti meridionali verranno richiamate verso le nazioni centro-orientali europee, con il freddo artico che verrà ricacciato verso nord. La mitezza tornerà protagonista fino al Baltico e alle pianure russe, mentre freddo e neve resisteranno solo sul nord della Scandinavia e la parte più settentrionale della Russia.