Ma perché ogni qualvolta si parla di meteo si accende la polemica? Eppure è una materia così bella, così affascinante, così ricca di spunti di discussione.
Discussione, appunto. Si può discutere, ma sempre nel rispetto dell’altrui opinione. Invece no, ci si insulta, ci si picchia verbalmente, ci si avvelena il sangue. Viene da chiedersi perché, perché bisogna estremizzare tutto… già abbiamo un’estremizzazione delle condizioni meteo in più ci aggiungiamo noi, coi nostri sbalzi d’umore e col nostro accalorarci per nulla.
Estremizzazione meteo, sì, avete capito bene. Perché qui non si discute! E’ innegabile, è una primavera che in fatto d’umore non è seconda a nessuno. Ci dà qualche giorno di bel tempo, poi giù tanta pioggia. Giù i fulmini, giù la grandine, giù le temperature. Non c’è pace, non si trova un equilibrio. E’ vero, stiamo pur sempre parlando di una stagione capricciosa, probabilmente la più capricciosa delle 4. Diciamo anche che ultimamente c’eravamo abituati bene, molto bene!
L’estate veniva prima, le belle giornate non si contavano più, pioveva poco e quel poco mal distribuito. Quest’anno, invece, piove eccome! E non limitiamo, come al solito, l’analisi al nostro orticello. Guardiamo anche a quel che accade al di fuori dell’Italia perché allora la percezione meteo cambia. Direte voi, che c’importa delle altre Nazioni. Beh, per fare un bilancio oggettivo si deve giocoforza guardare anche in altri lidi. Anche perché quest’anno, a differenza del passato, ci sono molti più elementi in comune.
Statisticamente la bella stagione iniziava a prender piede dal Mediterraneo, per poi trasferirsi nel resto d’Europa. Ad oggi, invece, abbiamo avuto prima un bel po’ di caldo proprio in Europa, poi in Italia, poi i super temporali continentali e il ciclone Mediterraneo. Si continua ad andare di pari passo ed anche nell’immediato futuro – tra qualche giorno – ci sarà una perturbazione che prima colpirà l’Europa occidentale poi il nostro Paese.
Chissà che non sia questo l’andazzo della prossima estate, chissà che alcune proiezioni stagionali non stiano realmente fiutando la direzione corretta. Quella dell’estremizzazione meteo.