La prima decade di dicembre è stata mediamente caratterizzata da clima ben più caldo del normale, soprattutto sull’Europa Centro-Occidentale. Le nazioni dell’est hanno visto clima un po’ più freddo, anche per via di un’ondata di gelo nei primissimi giorni del mese.
Le anomalie termiche più eclatanti, nell’arco dei primi 10 giorni di dicembre, hanno riguardato Francia, Germania e regione alpina, con circa 4/6 gradi in più rispetto ai valori tipici del periodo. Anche l’Italia ha beneficiato di clima mite ben poco invernale, soprattutto sulle regioni centro-settentrionali.
La situazione meteo ha iniziato a subire una svolta a partire dall’Immacolata, con una nuova progressiva invasione di masse d’aria più fredde che hanno riportato l’inverno su parte del centro-nord del Continente. Nei prossimi giorni assaporeremo clima ben più freddo anche sull’Italia.
Questo grosso cambiamento nasce da uno sconquasso barico, che vedrà nei prossimi giorni l’anticiclone disporsi di nuovo sull’Europa Settentrionale, con perno sulla Penisola Scandinava e questo determinerà l’afflusso di masse d’aria ancor più fredde artiche da est verso ovest.
Ad essere coinvolte dall’ulteriore raffreddamento saranno i settori centro-orientali europei e l’Italia, soprattutto il Nord. Sul finire della settimana ci sarà la contrapposizione fra questo lago d’aria fredda ed aria più mite oceanica, sospinta dalla rediviva Depressione d’Islanda. Vedremo chi avrà la meglio.