Tomke, anticiclone oceanico, rivolge il suo picco barico a 1026 hPa verso le porzioni settentrionali atlantiche. La poderosa struttura altopressionaria che fino alla scorsa settimana dominava l’intera fascia centrale europea, ora è traslata in direzione nordovest-sudest, congiungendosi al picco barico italiano a 1018 hPa.
Da Nord si osserva la formazione, sopra le coste olandesi, di Ralf, nuovo vortice ciclonico a 1018 hPa, intenzionato a sovraintendere i lavori depressionari lungo l’Europa centro-orientale. Infatti, da esso, sino all’ormai eterno Paolini (993 hPa), si estende un possente fronte freddo indirizzato verso i Paesi Balcanici.
Sul Mediterraneo si constata la completa dissoluzione del lembo freddo ionico. La goccia spagnola, invece, insiste con la sua ondulazione a 1014 Pa sopra le coste sud-orientali iberiche, investendo anche la vicina Algeria.
Ficcanti venti gelidi accompagnano la discesa frontale polare sopra i Paesi orientali europei. Nubi gelide si adagiano sopra i Territori austro-ungarici.
La resistenza dell’alta pressione è strenua. Dall’Atlantico sino al Mediterraneo occidentale permane una lunga e compatta fascia anticiclonica, in fase di assottigliamento, aggredita anche dal nuovo perno ciclonico presente sopra Mare del Nord.
La Penisola Iberica risulta, oggi, essere il territorio continentale più movimentato meteorologicamente. Il Meteosat individua, sin dalle prime ore della mattina, lo spostamento dell’inesauribile goccia fredda mediterranea verso le Isole Baleari, senza, però abbandonare i sottostanti territori sud-orientali e nordafricani. Piogge abbondanti seguono questo lento movimento.