I movimenti depressionari europei si concentrano soprattutto sul Bacino del Mediterraneo. La visita ciclonica atlantica radica la sua posizione sopra l’Italia. Il vortice a 1015 hPa sfodera i suoi contrasti termici lungo tutta la Penisola.
Scontri di massa violenti anche sulle coste baltiche. Il gelido fronte freddo artico protratto sino al cuore lappone a 993 hPa si scontra con la superficie settentrionale della poderosa superficie anticiclonica mitteleuropea.
Quest’ultima, denominata Reinhold dall’Istituto di Meteorologia di Berlino, protegge, con il suo picco a 1029 hPa, il Continente dalle speranzose avanzate gelide settentrionali.
Satelliti altopressionari anche sulla Gran Bretagna (1029 hPa) e sulla Penisola Iberica (1024 hPa) interrompono il ficcante flusso instabile oceanico.
Anche ad oriente si assiste ad una vasta protezione anticiclonica. Lo spostamento verso levante di Quinta (1025 hPa) coinvolge l’intero settore austro-ungarico e balcanico nord-orientale.
L’Italia, fotografata questa mattina dal Meteosat, si mostra ricoperta da una fitta coltre nuvolosa. Le piogge della giornata di ieri hanno fatto risvegliare il nostro Paese sotto una densa cappa di umidità. I cumuli che spiccano riservano anche oggi rovesci e temporali ben spalmati all’interno dei nostri confini, coinvolgendo anche le aree dalmate d’oltre Adriatico.
Nubi refrigerate dei venti gelidi artici continentali svettano spora le Repubbliche Baltiche allungandosi sino a Mosca, incocciando, però, contro la resistenza altopressionaria tedesca.
In pieno Oceano si avverte la presenza di una nuova organizzazione frontale ciclonica, intenta ad aggredire la porzione occidentale della risalita azzorriana.