L’affondo depressionario britannico (985 hPa) influisce ancora oggi sull’instabilità meteorologia europea. Il lungo fronte freddo taglia a metà la Francia conficcandosi nel cuore del settore altopressionario ispanico. L’anticiclone azzorriano (1031 hPa) è costretto ad innalzarsi altitudinalmente andando a perdersi in pieno Oceano.
La depressione marocchina (1010 hPa) tende a risalire verso il centro iberico accompagnando la formazione di una depressione secondaria sul Mar Ligure, Kristian, intenta a richiamare venti di scirocco sui nostri settori centro-settentrionali.
L’anticiclone nordafricano (1020 hPa) punta la Penisola Ellenica, lasciando alte temperature sulle nostre Regioni meridionali.
Le nubi compatte della depressione ligure generano un deciso cambio circolatorio sulla nostra Penisola. I venti di scirocco causano instabilità diffusa su tutto il settore settentrionale ed il versante tirrenico centrale italiano, nonché sulle coste meridionali francesi.
L’affondo di Jens perturba con nubi fredde l’intero settore centrale continentale. Le sue nubi instabili scavalcano facilmente i Pirenei andando ad offuscare, con l’aiuto del ciclone marocchino, la Penisola Iberica, abbassandone le temperature, ma senza causare fenomeni di rilievo.
Ad oriente permane il gran gelo sfoderato dagli attacchi artici continentali a tutto il settore baltico. Gli affondi rigidi vengono stoppati da una vigorosa risalita anticiclonica balcanica.